A “La Storia Oscura” in onda dal lunedi al venerdi dalle 13 alle 15 su Radio Cusano Campus, prosegue il ciclo 1939-1945: la grande storia della Seconda guerra mondiale. Fabio Camillacci ha approfondito gli eventi di fine 1940 e inizio 1941: dall’attacco dell’Italia fascista contro la Grecia, alla guerra nei Balcani.
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Speciale Seconda guerra mondiale
Riflettori puntati in particolare sulla decisione di Benito Mussolini di avviare la “campagna di Grecia”. Il Duce disse: “Dopo aver spezzato le reni al Negus d’Etiopia, spezzeremo le reni alla Grecia!”. E invece l’attacco scattato dall’Albania il 28 ottobre del 1940 (anniversario della “Marcia su Roma”) si rivelò un fallimento. Hitler fu quindi costretto a correre in soccorso del suo amico e alleato Mussolini. Ma perchè il Duce, nonostante i generali gli avessero detto che l’Italia non era pronta a una guerra di quel tipo, non li ascoltò? Perchè voleva a tutti i costi la sua “guerra parallela”, al fine di emulare il più forte e organizzato alleato tedesco che aveva conquistato tutta Europa con la sua “Blitzkrieg”, una vincente “guerra lampo”. Questo aspetto è stato confermato e approfondito dal professor Silvio Berardi, docente di Storia delle Relazioni Internazionali all’Università Niccolò Cusano.
non dovevamo entrare in guerra, hitler non voleva, eravamo un peso, troppo deboli eravamo, male armati, male equipaggiati mal vestiti e, male addestrati. si è visto con la grecia che, abbiamo dovuto chiedere l’aiuto dei tedeschi che, hanno ritardato l’operazione barbarossa di un mese 22 maggio-22 giugno 1941. l’inverno arrivò presto. non approvo assolutamente quello che hanno fatto però. in grecia cera anche mio papà sergente maggiore alpino.
volevo chiedere non offendetevi, se mi inscrivete che non si paga va bene, senno lasciate perdere, perchè non ho disponibilità finanziarie. vi prego ancora di non arrabbiarvi, scusatemi buongiorno.