Aflatossine cosa sono. Bisogna fare attenzione agli alimenti in vendita soprattutto nei grandi supermercati dove è maggiore la quantità alla qualità. Spesso accade che le aflatossine attacchino i cibi che di conseguenza diventano pericolosi per l’essere umano. Ma cosa sono le aflatossine e perché fanno male? Ecco tutti i dettagli al riguardo.

Aflatossine cosa sono

Le aflatossine sono micotossine prodotte da specie fungine che appartengono alla classe degli Aspergillus o di altre muffe. Altamente tossiche, non solo hanno un potere mutageno ma sono considerate anche una delle sostanze più carcerogene al mondo. Qualora le condizioni ambientali siano favorevoli, le aflatossine tenderanno a svilupparsi e a insediarsi nelle granaglie come cereali, legumi, semi oleosi, frutta secca, oli vegetali grezzi e semi di cacao.

Per tale motivo bisognerà fare attenzione a prodotti in commercio come:

  • Frutta secca;
  • mais;
  • arachidi;
  • spezie;
  • noci.

Il fungo che produce tale sostanza si trova soprattutto nelle zone caratterizzate da climi caldi e umidi. Il motivo che scatena lo sviluppo delle aflatossine è legato alla cattiva conservazione degli alimenti che può avvenire anche nelle proprie case. Per questo è importante rispettare i requisiti minimi di sicurezza. In generale, la produzione di aflatossine sul campo è frequente in condizioni di stress a cui è sottoposta la pianta, vale a dire le alte temperature e umidità, la scarsità d’acqua e la concimazione non adeguata che rendono più facile l’attacco fungino.

Perché fa male?

Poiché le aflatossine sono altamente tossiche, chi ingerirà l’alimento carcerogeno potrà rischiare di avere delle brutte conseguenze al fegato, aumentando l’insorgenza di un carcinoma fino a 60 volte. Gli effetti che possono verificarsi nell’essere umano possono essere a breve e a lungo termine.

Quelli a breve termine sono:

  • Distruzione delle cellule epatiche e aumento del volume epatico.
  • Emorragie intestinali.
  • Inappetenza, apatia e febbre alta.
  • Problemi renali.
  • Anemia.
  • Edema polmonare.

A lungo termine:

  • genotossica e cancerogena, provocando un alterazione del DNA e favorendo l’insorgenza di tumori, in particolare al fegato. I tumori possono presentarsi anche al sistema immunitario e in sedi extraepatiche, cistifellea, colon, ghiandole salivari, polmoni, rene, stomaco.
  • Pericolo in gravidanza poiché possono provocare malformazione nel feto e difetti anche letali.

Qualora si venisse a contatto con questa sostanza, è necessario chiamare immediatamente il proprio medico che non esiterà a procedere con i controlli utili.

Casi di aflatossine

Un caso di aflatossine presenti in un alimento si è verificato proprie nelle ultime ore. Tre lotti di mandorle sgusciate sono state ritirati. Si tratta di vaschette compostabili 200-400 grammi, con marchio ‘I&D Srl’ con sede dello stabilimento a Frattamaggiore (Napoli, ndr.).Il Ministero della Salute ha dato la notizia che sta circolando sul web. I lotti richiamati sono i seguenti: 279/22; 280/22; 295/22.

Un mese circa si è verificato un episodio simile. Si sarebbe trattato, però, di pistacchi contaminati da aflatossine, nello specifico si parlava di presenza di valori di aflatossina B1 e di aflatossine totali maggiori ai limiti di legge. Il prodotto interessato è solitamente venduto in confezioni da 1 kg e 10 kg con i numeri di lotto: F-258, F-293, F-314. Il pistacchio sgusciato richiamato è stato prodotto da ALIMENTS S.R.L., nello stabilimento in Loc. Fosso Imperatore, a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per precauzione aveva raccomandato di non consumare il pistacchio sgusciato con i numeri di lotto segnalati e di riportare la confezione al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

Questi sono solo alcuni dei casi in cui si manifesta la presenza di aflatossine troppo pericolose per il nostro organismo. Per tale motivo, si consiglia sempre di controllare, nei limiti del possibile, se c’è tale sostanza.