È tutto pronto per il rientro di Carlos Alcaraz che è assente dai campi di tennis da ormai quattro mesi. L’ultima volta dello spagnolo fu alle ATP Finals di Torino quando il dolore agli addominali lo costrinse ad arrendersi contro Rune; da quel momento, per Carlos sono arrivate diverse complicazioni che gli hanno tolto anche la possibilità di giocarsi gli Australian Open dove il successo di Djokovic gli ha portato via anche la prima posizione nel ranking.
La notizia di ieri è dunque il ritorno in campo all’Argentina Open, a proposito del quale lo spagnolo ha affermato:
Sono passati quasi quattro mesi da allora, ma arrivo sempre in un torneo pensando alla vittoria, con la voglia di vincere anche se non sarà facile dopo un’assenza così lunga. Sono in Argentina da un po’ per allenarmi con giocatori molto bravi e prendere quel ritmo che mi consenta di iniziare il torneo nel miglior modo possibile.
Tennis, Carlos Alcaraz dopo il rientro: “Continuare a migliorare”
Naturalmente, in tanti si chiedono in questo momento quanta forza abbia lo spagnolo per reagire al ritorno di Novak Djokovic che soprattutto nel torneo australiano ha dimostrato di essere ancora uno dei fenomeni di questo sport. Dal canto suo, Alcaraz si è mostrato molto cauto nella sua analisi, riconoscendo l’importanza di tornare a livelli eccelsi ma allo stesso tempo chiarendo che la sua giovane età gli consente di migliorare ancora tanto.
Ecco le sue parole su questo tema:
Voglio continuare a vincere altri titoli dello Slam, e per farcela devo riuscire a fare come Djokovic e Rafa, che continuano a vincere questi tornei e ad esprimere il loro livello più alto anno dopo anno. Ed è questo che voglio fare anche io: rimanere a lungo al mio massimo livello.
Infine, un passaggio romantico sulle sue prime volte nel tennis e il ricordo del nonno nelle vesti di maestro, non solo sul campo:
Mio nonno. Me lo ripeteva tante volte: per vincere e per essere il migliore te lo devi ripetere tante volte, servono tutte e tre le cose (Cuore, Coraggio, Cabeza ndr.). Se lo penso durante la partita? Me lo ripeto tante volte e mi sono anche tatuato la tripla C… Durante un match, in ogni caso, c’è da combattere con tanti pensieri negativi. Lo si fa concentrandosi sul lato positivo, trasmettendosi messaggi costruttivi.