A Nuoro all’alba di oggi, Martedì 14 Febbraio 2023, i Carabinieri del R.O.S. hanno eseguito gli arresti di 4 persone tutte appartenenti ad un gruppo neofascista e scoperto che erano i responsabili di atti intimidatori con finalità di terrorismo, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché reati contro la persona ed il patrimonio.
La misura cautelare applicata nelle ultime ore rientra in una vasta operazione denominata “Reazione” effettuata in collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale cc di Nuoro, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sardegna”, dell’11mo Nucleo Elicotteri di Elmas ed il Nucleo Cinofili. Oltre ai 4 arresti di cui uno ai domiciliari, altre 11 persone che sono state destinatarie di decreti di perquisizione, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Le indagini avevano appurato come i 4 arrestati fossero componenti di un gruppo neofascista attivo in particolare nell’area della baronia sarda in provincia di Nuoro. Ulteriori accertamenti hanno poi fatto emergere un contesto più ampio: al gruppo neofascista sono state ricondotte diversi atti intimidatori contro privati cittadini e contro sedi istituzionali, anche con armi ed esplosivi, nel Nuorese e nel nord Sardegna sotto la sigla Fronte Legionario Sardo. Gli stessi fermati sono ritenuti responsabili di reati contro la persona ed il patrimonio nonché traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nuoro scoperto gruppo neofascista: l’obiettivo era formare una milizia armata
Il provvedimento è scattato dopo una profonda attività di accertamenti nella zona dopo il ritrovamento, il 25 Maggio 2019, di alcuni proiettili calibro 7.65 nei pressi di un edificio adibito a seggio elettorale. Il gesto era stato accompagnato da un volantino a firma di un sedicente Movimento politico reazionario che ne rivendicava la paternità.
Il testo del manifesto aveva una connotazione fortemente antieuropeista e anti-immigrazione ed incitava la popolazione a non partecipare al voto nelle successive elezioni europee del 26 Maggio.
Non mancavano poi parole di minaccia verso il governo allora in carica con l’intenzione di intraprendere una “lotta armata” attraverso “attentati alle sedi istituzionali di tutta Italia” e di diffondere “dati e informazioni secretate dallo Stato”. Al messaggio veniva allegata poi ulteriore eterogenea documentazione recuperata nel dark web.
Questo atto intimidatorio era stato poi collegato ad altri avvenuti nel nord Sardegna e riconducibili alla stessa organizzazione neofascista sovversiva.
Secondo l’accusa, ai vertici del gruppo terrorista c’era Ananio Manca, che si sarebbe servito dei cugini Angelo e Niccolò Sulas per ampliare l’adesione al movimento rivoluzionario con ideologie di estrema destra.
L‘obiettivo del gruppo era anche di formare una vera e propria milizia armata ed era rappresentato da un logo proprio.
Ai soggetti sono stati contestati anche i reati di associazione con finalità di eversione, ricostituzione del disciolto partito fascista, ma anche l’associazione finalizzato allo spaccio e alle rapine.
Espulso da un altro movimento politico perché troppo estremista
Gli arrestati inoltre sono ritenuti responsabili di una serie di attentati avvenuti nel corso del 2019 nella zona di Torpè, in provincia di Nuoro. Gli atti terroristici avvenivano con la frequenza di due al mese ed erano indirizzati autorità politiche, sedi istituzionali, immigrati extracomunitari o semplici cittadini ai quali era stato imposto un clima di omertà finalizzato ad annichilire ogni forma di collaborazione con le autorità.
Ananio Manca avrebbe fatto nascere il movimento rivoluzionario dopo vari precedenti tentativi. L’uomo avrebbe infatti iniziato la sua attività politica eversiva sotto la sigla del Movimento Politico Reazionario, per poi confluire nel partito di estrema destra “Ultima Legione Italia”. Qui era stato espulso perché ritenuto ideologicamente troppo estremista e avrebbe quindi dato vita alla nuova formazione politica chiamata “Fronte Legionario Sardo”, dichiaratamente fascista con una rigidissima struttura e con la volontà di praticare azioni violente sul territorio sul modello degli “indipendentisti corsi”.
Tutti i seguaci dell’organizzazione sono oggetto delle odierne attività coordinate dalla Procura della Repubblica di Cagliari.