Edimburgo inizialmente era una fortezza costruita nel VI secolo dal re della Northumbria Edwin, da cui la città prende il nome. La città di Edimburgo nel corso della sua storia è stata caratterizzata dal conflitto e dalle tensioni tra le monarchie inglesi e scozzesi. Questi contrasti hanno inciso molto sullo sviluppo della città; nel 1450 fu costruita una cinta muraria che, oltre a creare una cinta difensiva esterna per il castello, creava anche un virtuale ghetto per i cittadini, così gli edifici incominciarono ad essere costruiti verso l’alto. Questi “caseggiati” sono ancora un elemento identificativo del centro storico.
Nel XVIII secolo Edimburgo divenne una città fiorente e anche un centro di innovazione e apprendimento. La città è famosa per la sua università e per le arti – era conosciuta come “l’Atene del Nord” -, ed è stata uno dei maggiori centri dell’Illuminismo. Oggi è nota anche per il festival più grande del mondo, l’Edimburgo Festival, che si tiene dal 1947 e riunisce il meglio del teatro, della musica, della danza e dell’opera contemporanei internazionali
Per questi motivi Edimburgo è considerata una delle capitali più attraenti d’Europa.
Edimburgo in 48 ore: giorno 1
Iniziamo la nostra visita della città dal centro storico, il quale è diviso in due dall’ampio parco verde dei Princes Street Gardens. A sud si trova il centro storico medievale, che comprende il Castello di Edimburgo. Il castello, costruito su una roccia di origine vulcanica a 120 metri di altezza, veglia su entrambe le old e new town dalla cima della sua collina e offre una vista meravigliosa di Edimburgo. Il castello fu residenza reale fino all’unione delle corone, quando re Giacomo VI di Scozia divenne re Giacomo I e trasferì la residenza reale in Inghilterra. Il castello è una grossa struttura composta da torri, bastioni di difesa, appartamenti reali e prigioni e, l’edificio più antico del castello si estende lungo il Royal Mile.
Dopo la visita al castello e le molte mostre contenute al suo interno, si prosegue per il Royal Mile, un susseguirsi di strade che formano l’arteria principale del centro storico di Edimburgo, ma anche la strada turistica più trafficata della Old Town. Il Royal Mile si estende tra due luoghi significativi nella storia reale della Scozia, il Castello di Edimburgo e l’Holyrood Palace, e le strade che lo compongono sono Castlehill, Lawnmarket, High Street, Canongate e Abbey Strand. Lungo il Royal Mile troviamo decine e decine di negozi turistici, pub e ristoranti, ma anche la Cattedrale di Sant’Egidio o High Church of Edinburgh, da dove John Knox diresse la Riforma scozzese.
Alla fine del Royal Mile si trova Holyroodhouse, ora residenza ufficiale del Re, costruita per Giacomo V di Scozia nel 1529 e famosa per essere stata la dimora di Mary Queen of Scots.
Il confine tra la New e la Old Town è segnato dai Princes Street Gardens ai piedi della collina del Castello. I Princes Street Gardens vennero creati nel 1820 a seguito del prosciugamento del Nor Loch e la costruzione della città nuova. Il Loch (scozzese per “lago”) era stato creato artificialmente come parte delle difese medievali a nord della città, ma dopo qualche secolo, a causa dell’inquinamento dovuto agli scarichi delle fogne provenienti dalla Old Town e la difficoltà di espansione della città stessa, si rese necessario il suo prosciugamento. Al posto dell’acqua vennero creati due grandi giardini, al giorno d’oggi separati dalla National Gallery of Scotland.
Edimburgo in 48 ore: giorno 2
Il secondo giorno di visita è dedicato alla scoperta della New Town a nord di Princes Street, la via dello shopping. Verso la metà del 18° secolo la Old Town stava diventando sovraffollata e le condizioni di vita stavano deteriorando causati dalla scarsa igiene e dall’inquinamento atmosferico. Fu così che nel 1766 venne progettato un nuovo sobborgo residenziale per gli abitanti più ricchi della città, architettonicamente molto diversa dalla Old Town, con uno stile elegante georgiano.
Prima tappa è lo Scott Monument, il monumento nazionale scozzese dedicato a Sir Walter Scott, considerato il padre del romanzo storico moderno. Il monumento alto 60 metri offre viste mozzafiato sulla città di Edimburgo.
Proprio dietro lo Scott Monument c’è Waverley Bridge, il ponte che attraversa la ferrovia e collega la Old e la New Town.
Una volta scesi, attraversando la strada si trova Jenners, il centro commerciale più famoso di Edimburgo, chiamano l’Harrods scozzese. Proseguendo si giunge su Rose Street, strada famosa per i suoi numerosi pub uno in fila all’altro.
Ultima tappa di Edimburgo è salire su Calton Hill per avere una bella panoramica di Edimburgo dall’alto. Calton Hill è definita l’ “Acropoli di Edimburgo” grazie alla presenza di alcuni monumenti storici: il National Monument of Scotland, monumento incompleto che commemora gli scozzesi morti durante le guerre napoleoniche e ispirato al Partenone di Atene; il Nelson Monument, che commemora la morte dell’ammiraglio Nelson durante la battaglia di Trafalgar; in cima al monumento a Nelson c’è la time ball, una sfera che scende ogni giorno alle 13, contemporaneamente al colpo di cannone che viene sparato dal Castello; il City Observatory, un osservatorio astronomico costruito a forma di tempio greco; il Dugald Stewart Monument, un piccolo tempio circolare dedicato al filosofo scozzese.
Deborah Tagliabue