È passato ormai un decennio da quando il famoso velocista ha ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp. Secondo quanto riporta la Repubblica, che ha intervistato il manager di Pistorus Peet Van Zyl, a fine mese, Oscar Pistorius potrebbe uscire dal carcere e vorrebbe venire in Italia.

La condanna per l’omicidio della fidanzata 

L’ex velocista paralimpico e olimpico di 36 anni, soprannominato Blade Runner, durante il processo, aveva affermato di aver scambiato Reeva per un intruso domestico nel 2013. Tale confessione tuttavia non l’ha risparmiato da una condanna a cinque anni di reclusione per omicidio colposo.

Pistorius è stato rilasciato agli arresti domiciliari per un periodo temporaneo nel 2015. Tuttavia, la Corte Suprema d’Appello del Sud Africa ha poi ribaltato il suo verdetto di omicidio colposo e lo ha condannato per omicidio. Con la pena detentiva estesa a 6 anni e poi a 15, potrà beneficiare della libertà condizionale nel 2023 per buona condotta.

Parla il manager Oscar Pistorius: “Vorrebbe venire in Italia”

Stando alle dichiarazioni di Peet Van Zyl, manager dell’atleta, Pistorius potrebbe uscire alla fine di questo mese o a marzo. E la prima fase della sua nuova vita da cittadino libero potrebbe svolgersi nel Bel Paese:

Lui parla soprattutto dell’Italia, dove si è sempre trovato bene. Vuole ritornarci, altri posti non gli interessano. Ma se anche avrà la libertà vigilata non so se gli ridaranno il passaporto. Dice che ha voglia dell’Italia, è il primo Paese che vuole rivedere. Amava molto Gemona, in Friuli, la nostra base di allenamento.

Racconta Van Zyl.

Il manager ha inoltre riferito che l’ultima volta che è andato a trovarlo in carcere, Pistorius “aveva strani segni sul corpo, non so se per una rissa, forse qualcuno aveva provato ad ucciderlo, ho avvisato i dottori”.  

Van Zyl ha anche detto che l’atleta è cambiato fisicamente: 

Gli sono caduti i capelli, è molto stempiato, e anche dimagrito. E soprattutto fuma, una sigaretta dopo l’altra, nevroticamente. Prima non aveva questa abitudine. Con me commenta le notizie sull’atletica, è ancora molto appassionato del suo sport. 

Tuttavia, non tornerà più a correre:

Ha 36 anni, la sua carriera è finita. Si rende conto che ha sbagliato e distrutto molte vite, anche la sua. Tutto finito. In carcere si è messo a studiare business administration e settore immobiliare. Una volta fuori si occuperà di proprietà e di case. Ora pulisce i bagni della struttura, il suo lavoro è quello.