Sofia Goggia e le sue prestazioni non al top sono stati al centro delle discussioni di appassionati e addetti ai lavori di scii. La mancata vittoria nella discesa dei Mondiali di Meribel ha fatto parlare delle prestazioni dell’azzurra nei grandi appuntamenti.

Le parole di Francesco Paone

Paone si sofferma sulla definizione di “incompiuta“.

Ma come si fa a parlare di incompiuta? Siamo di fronte ad una campionessa olimpica, che ha vinto coppe di specialità a raffica, è la più vincente italiana con 22 vittorie in assoluto (sommando Coppa del Mondo e Olimpiadi, ndr). Se è incompiuta lei, allora lo sono tutte. Ok non ha vinto questa gara, ci sono stati problemi in passato nei grandi appuntamenti, ma anche solo pensare al termine incompiuta è folle. Goggia non può essere messa in discussione

L’opinione di Massimo Ambesi

Fa notizia vedere queste grandi discesiste con numeri enormi di successi in Coppa del Mondo che poi hanno difficoltà nei grandi eventi. Un po’ quello che capitò a Lindsey Vonn a suo tempo. Nonostante avesse centrato un numero record di vittorie, poi raccolse poco tra Olimpiadi e Mondiali, e capitò invece che una Tina Maze andasse a centrare l’oro nonostante non fosse una grande discesista. Chiaro che si tratta di una grande delusione, non si partiva per un podio ma per vincere. Senza l’errore nel finale penso che non avrebbe comunque vinto, al massimo avrebbe fatto un podio che non era scontato a quel punto. Ora si concentrerà sulla coppa di specialità e potrà arrivare a quota 4 come solo le più grandi hanno saputo fare. Capire come mai queste grandissime atlete facciano fatica nei grandi appuntamenti è complicato. Deve cambiare qualcosa? Forse in quella pausa di un mese qualcosa viene perso, ma ci sono persone deputate a capirne il motivo. Questo è un discorso che diverse ex-atlete hanno sottolineato. Forse basterebbe solo un calendario diverso e portare la Goggia di metà gennaio al livello di quella di novembre e dicembre