Perequazione pensioni 2023 ultime notizie. Buone nuove per i pensionati che non hanno ancora visto gli aumenti nel proprio cedolino. Finora infatti la rivalutazione è stata attribuita ai soli beneficiari il cui importo cumulato di pensione non fosse superiore al limite di quattro volte il trattamento minimo, in pagamento nell’anno 2022 (pari a 2.101,52 euro). Ma nel mese di marzo anche a tutte le altre pensioni sarà applicata la perequazione.
Perequazione pensioni 2023 ultime notizie
A marzo dunque ci sarà il tanto agognato aumento delle pensioni che per qualche fortunato potrà arrivare a quasi 500 euro.
Negli anni 2023-2024, la rivalutazione automatica delle pensioni, avverrà in questo modo:
- per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte (2.102 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno rivalutate nella misura del 100 per cento (pieno 7,3%);
- per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte (2.102 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno adeguate nella misura dell’80 per cento (5,6%) per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o
inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.627 euro circa). - per le pensioni di importo superiore a cinque volte il predetto trattamento minimo (2.627 euro circa) e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
– nella misura del 55 per cento (4,00%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.627 euro circa) e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS (3.152 euro circa). - Per le pensioni di importo superiore a sei volte il predetto trattamento minimo (3.152 euro circa) e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
– nella misura del 50 per cento (3,65%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS (4.203 euro circa). - Per i trattamenti pensionistici di importo superiore a otto volte il predetto trattamento minimo (3.152 euro circa) e inferiore a tale limite, incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
– nella misura del 40 per cento (2,92%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (5.254 euro circa). - Per le pensioni di importo superiore a dieci volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato: – nella misura del 35 per cento (2,6%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (superiore a 5.254 euro circa).
Quando saranno pagate le pensioni nel mese di Marzo 2023?
L’INPS accrediterà le Pensioni il 1° Marzo 2023. – mercoledì 1 Marzo 2023 – sia presso poste Italiane che presso gli Istituti di Credito.
Molto probabilmente, il ritiro della pensione in contanti presso l’ufficio postale presente nell’area di residenza potrà essere effettuato nei seguenti giorni, quali;
- 1° marzo mercoledì, dalla A alla B
- 2 marzo giovedì, dalla C alla D
- 3 marzo venerdì, dalla E alla K
- 4 marzo sabato, dalla L alla O
- 6 marzo lunedì, dalla P alla R
- 7 marzo martedì, dalla S alla Z