La scelta di Jannik Sinner di cambiare allenatore lo scorso anno è stato uno dei tormentoni della passata stagione di tennis. In particolare, l’altoatesino scelse di affidarsi a Simone Vagnozzi per il suo percorso sportivo destando tante critiche da parte di coloro che vedono in questa scelta ragioni più caratteriali che professionali.

Il sodalizio tra le parti si è poi a poco a poco dimostrato sempre più valido anche se Jannik in questo momento è arrivato al punto di dover necessariamente puntare a titoli di ben più alto prestigio. Nel frattempo, l’azzurro è tornato a parlare proprio di quel periodo confermando le sensazioni di sempre:

È vero che lo scorso anno ho vinto a Umago, ma è stata comunque una stagione un po’ complicata. Ora tornare a vincere un trofeo è una sensazione bella, appagante, anche perché ho lavorato davvero tanto. È vero, è stato un cambiamento grande, una scelta coraggiosa, ma ci siamo trovati bene e abbiamo lavorato secondo i piani. E adesso siamo qui a festeggiare pur sapendo che c’è ancora tanto da migliorare. È un risultato che ci rende tutti molto felici.

Tennis, Sinner e il nuovo allenatore Vagnozzi: “Non sono influenzato”

Un tema molto sensibile nel corso della passata stagione era stato quello che guardava al profilo mentale di Jannik, troppo spesso visto come un segnale di debolezza. L’azzurro, tuttavia, ha ribadito ancora una volta che le voci fuori dal campo non lo influenzano e che è sempre più convinto del percorso intrapreso negli ultimi dodici mesi:

Non sono influenzato da ciò che gli altri dicono o pensano dei miei risultati, l’unica pressione che ho è quella che metto su di me. Voglio dimostrarmi che sono una tennista migliore di quanto penso, quindi la mia priorità è affrontare ogni partita con la giusta mentalità e uno spirito positivo. Penso di avere molto tempo davanti a me per raggiungere traguardi importanti.