Militare ucciso a Roma ultime notizie. Il caporalmaggiore dell’esercito Danilo Salvatore Lucente Pipitone sarebbe stato ucciso a seguito di una lite per un parcheggio. Nelle scorse ore infatti una testimone avrebbe riferito di aver assistito all’aggressione svelando alcuni dettagli di quanto accaduto. L’aggressore si sarebbe rivolto al caporalmaggiore chiedendogli di lasciargli libero il posto per l’automobile. Il militare però non avrebbe acconsentito alla richiesta e da lì sarebbe scattata la furia omicida. Lucente Pipitone è stato soccorso dagli operatori del 118 e trasferito all’Ospedale Vannini dove le sue condizioni erano apparse già gravissime. Poco dopo era stato trasferito all’Ospedale Umberto I dove è deceduto.

Militare ucciso a Roma ultime notizie, “I due litigavano per un parcheggio”

La testimone, una donna che si prostituisce nel tratto di strada in cui l’uomo è stato poi ritrovato privo di sensi, ha raccontato agli inquirenti di averli visti litigare intorno alle 2 di notte. La donna si sarebbe poi allontanata per evitare problemi con le forze dell’ordine. Stando al suo racconto, Danilo aveva parcheggiato la sua auto in un posto che sarebbe dovuto restare libero. L’aggressore è arrivato sul posto chiedendo all’uomo di togliersi e lasciargli il posto ma il caporalmaggiore è stato irremovibile: “Che cavolo vuoi?”. Da quella parola di troppo sarebbe scattata l’aggressione. L’uomo si è scagliato contro Danilo massacrandolo di botte e lasciandolo senza vita in strada. Gli inquirenti sono ora sulle tracce del 33enne di origine tunisina Abidi Mohamed, sospettato di aver colpito il militare. Abidi si trova in Italia da tempo ma ha già precedenti penali. Infatti nel 2015 era stato già fermato per violenza sessuale e rapina aggravata in concorso ma poi era stato assolto. Ha anche precedenti per spaccio e ricettazione e per questi reati nel 2018 è finito in carcere. L’ultimo atto presso l’Ufficio Immigrazione della Capitale risale invece al 2013. Secondo alcune fonti di polizia, l’uomo sarebbe in possesso di documenti falsi. A lui gli investigatori sarebbero arrivati dopo aver identificato l’uomo che ha noleggiato una Fiat Cinquecento Abarth ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Abidi era tornato a Roma da pochi mesi e vive con la compagna a Centocelle. Proprio la donna ha raccontato di non aver più sentito il suo compagno dopo l’aggressione al caporalmaggiore: “Non lo sento da sabato mattina, mi ha chiesto come stavano le bambine. Poi ha spento il telefono: mi ha detto che si sarebbe fatto sentire lui”, ha spiegato.

“Non è riuscito a difendersi”, la confessione della madre

La mamma del caporalmaggiore Danilo Pipitone ha spiegato che il figlio è stato aggredito alle spalle senza avere nemmeno la possibilità di difendersi. Sulla dinamica stanno ancora indagando le forze dell’ordine anche se si fa sempre più concreta l’ipotesi che l’omicidio sia scaturito da una lite futile per un parcheggio. La donna ha poi raccontato: “Danilo non frequentava quella zona, non abitava lì e non sappiamo perché quella sera si trovasse in quel posto. Ora ciò che ci auguriamo è che venga trovato presto il responsabile e che nostro figlio abbia giustizia”. La mamma di Danilo è addolorata per la scomparsa violenta del figlio che di professione faceva l’infermiere e che era sempre in prima linea per aiutare il prossimo. La famiglia ha deciso di donare gli organi. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha manifestato vicinanza alla famiglia: “Il mio cordoglio e le mie condoglianze alla famiglia e a tutto l’esercito per la scomparsa del Caporal Maggiore Danilo Salvatore Lucente Pipitone. Ha lottato contro la morte dopo l’aggressione subita ma purtroppo non ce l’ha fatta. Sono commosso dalla decisione di donare gli organi, con il suo ultimo gesto d’amore e d’altruismo contro la violenza subita ha voluto servire il Paese ancora una volta”.