La Procura di Treviso ha deciso di aprire un’inchiesta sul decesso del piccolo Eduard, il bimbo di 4 anni morto nel corso di un incidente sulla Pontebbana, lo scorso sabato. Ad essere indagata per omicidio stradale è la mamma, una 34enne di origini straniere che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe avuto un colpo di sonno, facendo sbandare l’auto e provocandone lo schianto. Per il papà della vittima si tratta di “un’assurdità”. Intanto, nella giornata di oggi potrebbe già essere fissata la data per le esequie.

Bimbo di 4 anni morto in un incidente: la mamma è indagata per omicidio stradale

È indagata per omicidio stradale la mamma del piccolo Eduard, morto in seguito ad un incidente stradale verificatosi sabato scorso a Visnadello di Spresiano, in provincia di Treviso, lungo la Pontebbana. Secondo quanto ricostruito finora, sembra che la 34enne e il bimbo di 4 anni e mezzo viaggiassero sull’autovettura della donna, una Bmw X1, quando, per motivi ancora in corso di acceramento, questa sarebbe uscita fuori strada, andando a finire contro un platano. Un impatto violento, risultato fatale per il bambino: immediatamente soccorso, le sue condizioni sono apparse fin da subito gravissime; dopo essere stato ricoverato in ospedale, è morto a causa delle profonde lesioni riportate.

La Procura di Treviso, che ha aperto il fascicolo sul caso, ha deciso che non si procederà con l’esame autoptico sul corpo della vittima; nonostante ciò, l’obiettivo degli inquirenti è cercare di fare luce su quanto accaduto. Sembra, almeno per il momento, che le cause dell’impatto e della conseguente morte del piccolo siano da rimandare a un colpo di sonno della mamma, che aveva trascorso le ore precedenti all’incidente in ospedale, insieme al figlio, a causa di un principio di bronchite e alcuni problemi respiratori del piccolo, probabilmente dopo una notte in bianco. L’accesso all’ospedale pediatrico è stato registrato alle 9.15 di sabato mattina; alle 13.20 i due erano stati dimessi, dopo i dovuti accertamenti, dirigendosi verso casa.

Nel corso del tragitto verso l’abitazione familiare, il dramma, attorno alle 13.50: secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, l’auto sarebbe uscita di colpo fuori strada, impattando ad alta velocità prima contro un cartello stradale e infine contro un platano, distruggendosi. Per Eduard, che viaggiava sul sedile posteriore, regolarmente agganciato con le cinture al seggiolino, fissato al sedile, non c’è stato nulla da fare. Nonostante l’intervento dei soccorritori che, dopo aver estratto il piccolo dalle lamiere, hanno avviato le manovre di rianimazione, proseguite poi dal medico e dagli infermieri della Suem 118, giunti sul posto con ambulanza e automedica, il bimbo è spirato dopo poche ore dal ricovero. La donna, ricoverata in stato di shock dopo l’incidente, è stata dimessa nella giornata di ieri dal Ca’ Foncello e risulta ora indagata per omicidio stradale.

“È tutta un’assurdità che non si può spiegare. Che facciano le loro cose, ora noi vogliamo solo essere lasciati in pace”, ha dichiarato Moreno Bressaglia, papà della vittima e marito della donna, sconvolto da quanto accaduto. Lo riporta il Corriere della Sera. “Era innamorato di quel figlioletto. A tutti i clienti del bar parlava di quel piccolo e ne decantava le meraviglie. Aveva riscoperto l’amore per la paternità con la seconda compagna (dalla prima aveva avuto altri due figli, con i quali gestisce un bar a Roncade, ndr), non più giovanissimo. E il poco tempo che il bar gli lasciava libero lo spendeva con lui, che ricambiava l’amore del papà. Erano inseparabili”, raccontano gli amici, rimasti anonimi per rispettare i sentimenti con cui l’uomo sta facendo i conti dopo la morte del figlio, al Gazzettino. Una disgrazia che, nella comunità del piccolo Eduard, ha lasciato tutti esterrefatti.