Il centrodestra fa razzia totale di voti. Attilio Fontana si conferma presidente della Regione Lombardia e nel Lazio la guida cambia: il nuovo Presidente è Francesco Rocca. Due vittorie su due per la compagine guidata da Giorgia Meloni la quale riesce a confermare il trend positivo che la spinge – il famoso vento di cui tutti parlano – e che l’ha premiata lo scorso 25 settembre alle elezioni politiche. Fratelli d’Italia fa un altro exploit (33% nel Lazio e 25% in Lombardia) e, con la sua forza trainante, porta l’intera coalizione ad un doppio successo che è un’investitura politica anche per l’esecutivo.
Regionali, male l’M5s di Conte
Perdono Francesco Rocca ed Ettore Majorino. Coalizioni diverse (con il Terzo Polo e senza M5s il primo, con l’M5s e senza Terzo Polo il secondo) ma stesso esito. Proprio il M5s, che ha preso per l’appunto strade diverse nelle due regioni, ne è esce come sconfitto in ambo i modi. Il partito di Giuseppe Conte è tra i grandi perdenti di questa tornata elettorale. Un po’ come il Terzo Polo. È, paradossalmente, il Pd ad uscirne meglio. Non a caso Enrico Letta, segretario ad interim, ha immediatamente esaltato il dato più consolatorio: il partito del Nazzareno si conferma prima forza delle opposizioni.
Ma parlavamo del M5s: quasi 9% nel Lazio, quasi 4% in Lombardia. In quel quasi sta, forse, il senso della strategia sbagliata da Conte. Una strategia doppia, diverse in base alle regioni, ma sbagliata ugualmente. L’attentato al Pd non è riuscito nel Lazio, salvare una struttura non troppo forte è riuscito male in Lombardia. I dati parlano chiaro ma Giuseppe Conte, che comunque cerca di salvare quel che può – come tutti – cerca di alleggerire la tensione nelle dichiarazioni post scrutinio: “il risultato non è soddisfacente, ma non al punto di suonare le campane a morto”. Nel dettaglio:
È un impegno a far di più. Vi preannuncio che già da domani intavoleremo un dialogo con i territori più costante. Prendiamo atto del risultato. Qualcuno suona le campane a morto ma non esagererei su un risultato che rimane circoscritto alle regioni. Io non faccio troppo affidamento sui sondaggi, ma poco fa ne è uscito uno che ci vede in continua crescita a livello nazionale. Rivolgo un pubblico augurio di buon lavoro sia a Rocca che a Fontana.
Sugli affondi del Pd:
Vedo che il Pd pone molta attenzione sulla nostra performance, ma ascoltare il redivivo Letta che sembra stappare champagne per la performance del suo partito ma hanno consegnato – dopo 10 anni – il Lazio al centrodestra. C’è poco da festeggiare. Ma se si accontentano di questo buon per loro. Noi continuiamo a lavorare.
Restando sul territorio laziale, che poi è dove l’M5s si è esposto maggiormente con una candidatura solitaria, ecco le parole della candidata presidente Donatella Bianchi. Così, la giornalista, su Facebook: “Grazie a tutte e tutti voi, a chi mi ha sostenuta, alle cittadine e ai cittadini che mi hanno accompagnato in questa sfida in cui ho dato tutta me stessa. La vostra fiducia è il dono più prezioso che mi ha consegnato questa campagna elettorale. Vi abbraccio!”.
D’Amato e Majorino, approcci diversi
La doppia strategia del M5s alle Regionali si spiega anche da un doppio contesto. Il quale emerge bene dalle dichiarazioni post voto degli sconfitti Pierfrancesco Majorino ed Alessio D’Amato. Il secondo ha immediatamente affondato su Conte definendo il grande sconfitto della tornata elettorale e riconducendo, in un certo senso, parte dei motivi che hanno portato alla vittoria netta del centrodestra. Majorino, invece, nonostante il ko, punta a portare avanti l’intesa con i pentastellati: “Andiamo avanti” ha detto il neo consigliere Regionale.