Siani, reddito di cittadinanza, lavoro. “Lo strumento del reddito può essere modificato e migliorato come tutte le cose – aggiunge – ma nasce proprio dalla mancanza di lavoro e se non si trova lavoro il problema non sarà il reddito, ma la cittadinanza“. Dopo la partecipazione a Sanremo, Alessandro Siani si sta dedicando alla presentazione del suo nuovo film ‘Tramite Amicizia’, in uscita domani, 14 Febbraio, giorno di San Valentino. La storia al contrario di altri suoi film, questa volta tratta un tema serio come quello del lavoro. “Non è un periodo in cui si può parlare di favole”, ha sottolineato il regista e attore napoletano proprio a margine di un evento che si è tenuto a Napoli, dedicato al suo nuovo film. Per l’attore è il momento di pensare a cose serie, come la rimodulazione del reddito di cittadinanza che potrebbe risolvere diversi problemi. “Il problema non è togliere il reddito di cittadinanza – le dichiarazioni rilasciare in occasione dell’evento da Siani riportate da AGI- ma trovare il lavoro, perché se non si trova una soluzione la gente continuerà a lasciare il Paese e il problema non sarà più il reddito, ma la cittadinanza“. Alessandro Siani più che ironia fa una vera e propria analisi amara del momento che sta attraversando l’Italia alle prese con un problema serio come quello della mancanza del lavoro, del reddito di cittadinanza, degli stipendi bassi e addirittura della mancanza a volte di uno.
Siani, reddito di cittadinanza e lavoro, in questo periodo un’influenza dura più di uno stipendio
Per Siani che dice la sua su un problema molto sentito, soprattutto nel Sud e a Napoli, è arrivato il momento di riflettere e cercare una soluzione. Ed è proprio di questo che parla il suo film. L’idea del tema affrontato è nata dopo che Alessandro Siani ha conosciuto nei particolari la storia vera vissuta dai lavoratori di una famosa multinazionale che ha deciso di chiudere il suo stabilimento a Napoli. E ha deciso di raccontarlo con la sua pellicola in uscita domani. E’ lui il protagonista, il personaggio interpretato da Siani che è titolare dell’agenzia ‘Tramite amicizia’ (che da il titolo al film), diventerà amico di Alberto Desse’ (Max Tortora), proprietario di una storica fabbrica di dolciumi. Il personaggio di Max Tortora gli confida che vorrebbe vendere la sua attività, cosa che causerebbe così il licenziamento dei suoi dipendenti. Ed è proprio dalla vera storia che si sono trovati a vivere centinaia di lavoratori, operai della Whirpool, che Siani ha preso ispirazione per scrivere la storia del film. La battaglia condotta dai lavoratori, che si sono trovati difronte ad un enorme problema come quello della perdita del lavoro, contro la decisione della multinazionale americana di chiudere lo stabilimento di Napoli è al centro del tema affrontato dall’attore partenopeo. “Mi ha colpito il rapporto di amicizia che si è creato tra i lavoratori – racconta Siani – come accade per quelli del film, nonostante il momento tragico, non si danno per vinti, si rimboccano le maniche e cercano una soluzione insieme”. Allargando il ragionamento sulla questione occupazionale, l’attore e regista napoletano fa notare che “ci sono persone che a 50 anni perdono il lavoro e altre che a 50 non lo hanno ancora trovato“. “Lo strumento del reddito può essere modificato e migliorato come tutte le cose – aggiunge – ma nasce proprio dalla mancanza di lavoro”. E questo “momento molto difficile” ha portato Alessandro Siani ad abbandonare per il momento il genere favolesco di alcuni suoi precedenti lavori, come ‘Il principe abusivo’. “Non è il momento delle favole – sottolinea – ma della riflessione. I ragazzi faticano a trovare lavoro, le famiglie a pagare le bollette. Siamo in un tempo in cui un’influenza può durare più dello stipendio”.