Hun Sen, il leader cambogiano, ha chiuso uno degli ultimi media indipendenti del Paese: Voice Of Democracy, conosciuto anche come VOD. Il giornale aveva pubblicato una storia apparentemente controversa che a detta del leader “danneggiava” il governo in carica. Nonostante il gruppo sia stato invitato a scusarsi – e così è stato fatto – Hun Sen non ha accettato le scuse e lunedì ha inviato la revoca della licenza. La storica Voice Of Democracy, così, è stata costretta a chiudere. Un giornalista ha definito l’evento come lo spegnimento della “voce del popolo”.
Cambogia chiude giornale, cosa è successo
Le autorità rimproverano a VOD di aver scritto un pezzo controverso sul figlio di Hun Sen, ad avviso del governo errato: Hun Manet, il figlio maggiore, avrebbe approvato la concessione di aiuti finanziari alla Turchia in seguito dello sconvolgente terremoto di lunedì 6 febbraio 2023. Il rapporto del 9 febbraio diceva che un pacchetto da $ 100.000 era stato firmato da Hun Manet. Ma il figlio del premier, che ha importantissimi compiti militari, non può assumersi l’incarico di convalidare tali aiuti – che invece spetterebbero al padre – e questo è stato interpretato come un segnale per una eventuale successione quando Hun Sen lascerà il potere. Ciò avrebbe recato danno all’immagine governativa.
In realtà, la ragione della chiusura di uno degli ultimi giornali indipendenti potrebbe essere più sottile: il giornalista Khan Leakhena afferma che accusavano Voice of Democracy di essere parte dell’opposizione. Loro, invece, a detta del giornalista, parlavano solo dei problemi della gente. A luglio ci saranno nuove elezioni. Hun Sen, 70 anni, uno dei leader più autoritari e temuti d’Asia, è al suo ben sesto mandato come primo ministro. È al potere in Cambogia dal 1985, dopo aver trasformato il Paese in un partito unico e aver costretto diversi politici dell’opposizione a stare in prigione o andare in esilio negli ultimi anni.