Si è concluso ieri il secondo round di votazioni per il primo turno delle Primarie del Pd, volto a scremare i candidati e selezionare il ballottaggio. Alla fine nessuna sorpresa, almeno a livello di nomi, con Stefano Bonaccini ed Elly Schlein che correranno nel testa a testa per il ruolo di nuovo segretario il prossimo 26 febbraio.
Semmai, lo stupore riguarda le preferenze espresse dagli iscritti con le cifre provvisorie. A fronte di poco più di 86mila votanti, Bonaccini conduce nettamente con il 55% dei voti, mentre Schlein si ferma al 33%. Solo le briciole, politicamente parlando, per Gianni Cuperlo (7,7%) e Paola De Michele (3,8%).
Come detto, i dati sono da considerarsi provvisori poiché non tengono conto della proroga in Lombardia e Lazio a causa della concomitanza con le elezioni Regionali.
Ringrazio chi mi ha scelto, è un risultato molto importante, ma l’importante è che le persone partecipino al voto
Stefano Bonaccini, attuale governatore dell’Emilia Romagna
Primarie Pd, l’analisi del voto regione per regione
Risultati Primarie Pd, l’analisi del voto regionale.
Cominciamo dall’Emilia-Romagna, regione chiave dal punto di vista del “sentiment” in quanto territorio da cui provengono sia Bonaccini che Schlein (rispettivamente presidente e vicepresidente). La situazione è una perfetta fotografia del quadro provvisorio nazionale, dunque 55% per il politico di Campogalliano e 33% per la candidata Schlein. Molto più equilibrata la sfida a Bologna, dove Bonaccini conduce 47 a 40.
Vittoria schiacciante per il governatore in Abruzzo, dove ha raccolto il 62% delle preferenze. I militanti parlano di “investitura piena che conferma la necessità di ricostruire un partito connesso con il territorio”.
In Sicilia la forbice è decisamente più sottile e i dati sono leggermente più sfumati: conferma per Stefano Bonaccini con il 42,2%, poi Elly Schlein con il 36,9%, Gianni Cuperlo 15,3% e Paola De Micheli 5,6%.
I circoli del partito democratico in Puglia a loro volta individuano il nuovo segretario nella figura di Stefano Bonaccini, grazie anche alla sponsorship di Emiliano (governatore) e Decaro (sindaco di Bari): complessivamente superato il 50% delle preferenze, con il risultato più solido a Barletta, mentre Schlein si impone di misura a Lecce.
Anche in Basilicata Stefano Bonaccini è il più votato con 2.881 preferenze (51,91%). Al secondo posto, in maniera decisamente sorprendente, De Micheli con 1471 voti (26,5%), davanti a Schlein con 994 voti (17,91%) e infine Cuperlo con 164 (2,9 %).
In Liguria Elly Schlein fa il vuoto a livello locale: nella federazione di Genova, un cospicuo 61% quasi doppio rispetto allo sfidante (Bonaccini 32,2%).
In Molise un plebiscito incorona Bonaccini ha ottenuto il 74,5% con 643 voti. Staccatissimi i diretti rivali: Schlein al 18,4% con 159 preferenze, Cuperlo al 6,1 con 53 voti e De Micheli l’1% con 9 preferenze totali.
Veneto a macchia di leopardo nelle sue dichiarazioni di voto: Bonaccini sprinta al fotofinish con il 46,23%, Schlein 41,49%, Cuperlo 8,22%, De Micheli 4,06%. Il governatore dell’Emilia Romagna mette un gap rassicurante a Vicenza e a Treviso, perdendo terreno a Venezia, Rovigo, Verona.
Anche in Toscana il risultato di Elly Schlein è buono, seppur in svantaggio (5.874 voti contro i 7.439 di Bonaccini). E lo stesso dicasi del Trentino Alto Adige (289 a 358), del Piemonte (2105 a 2659), della Lombardia (1774 a 1928) e del Friuli Venezia Giulia dove lo scarto risulta minimo: Schlein 560 voti, Bonaccini 670
L’obiettivo dichiarato è quello di superare abbondantemente i 100mila votanti il prossimo 26 febbraio.