Trugoy The Dove morto. Il fondatore de trio hip hop De La Soul è morto all’età di 54 anni. Al momento le cause del decesso restano ignote ma era stato lo stesso artista a raccontare di soffrire di una insufficienza cardiaca congestizia, patologia che gli aveva impedito di seguire i compagni Posdnuos e Maseo durante il loro ultimo tour. Nel video del brano Royalty Capes, Trugoy aveva dichiarato apertamente che i suoi problemi di salute gli avevano impedito di esibirsi. I De La Soul erano saliti sul palco dei Grammy in occasione della cerimonia di premiazione per un tributo alla musica hip-hop ma in quell’occasione Trugoy non era presente.
Trugoy The Dove morto, la causa della morte
A dare la notizia della morte di Trugoy The Dove è stata la rivista specializzata AllHipHop, poi confermata da Rolling Stone e Pitchfork. Sono ignote le cause della morte anche se è plausibile ritenere che il cantante sia morto a causa di problemi cardiaci di cui soffriva da tempo.
La carriera e i brani di successo
Trugoy The Dove aveva fondato il trio hip hop De La Soul nel 1988 a Amityville, Long Island. I tre componenti si erano conosciuti al liceo. Prima di unirsi, ciascuno suonava in una band diversa. Tutti e tre attirarono l’attenzione del produttore Prince Paul, grazie al demo della canzone Plug Tunin’. Il trio De La Soul è considerata come una delle più innovative nella storia del rap. Il successo era arrivato negli anni 90 grazie alle sperimentazioni linguistiche e giochi di parole attraverso i quali la band ha dimostrato di distanziarsi da gruppi simili ben politicizzati. L’hit di successo del gruppo rimane senza dubbio Me Myself and I con il celebre verso di Trugoy “Mirror, mirror on the wall, tell me mirror what is wrong” tradotto in Specchio, specchio appeso alla parete, dimmi specchio cosa c’è che non va. Il 2023 sarebbe stato un anno importante per la band che era riuscita ad ottenere la pubblicazione di sei album realizzati sui servizi di streaming grazie a un accordo con la ex etichetta Tommy Boy Records raggiunto dopo anni di stallo: “Sono pronto a ritornare sul palco, mi manca. Mi piace viaggiare e andare in giro con i ragazzi, voglio indietro tutto questo”, aveva dichiarato il cantante. L’album di debutto della band 3 Feet High and Rising uscito nel 1989 è considerato un concept album sulla Daisy Age. Sono noti per le loro campionature eclettiche, il loro uso di giochi di parole e soprattutto per la loro influenza all’interno della scena hip hop alternativa, in particolare sull’ascesa del jazz rap. Nella carriera hanno pubblicato dieci album, l’ultimo nel 2016 and the Anonymous Nobody…, che comprende diverse collaborazioni con artisti della musica black, tra i quali Usher e Snoop Dogg, e non solo, come Damon Albarn. Tra i loro lavori più apprezzati “Breakadawn” e “Stakes Is High”. Del brano Trugoy nel 2009 aveva dichiarato a Rolling Stone: “In origine, eravamo noi che cercavamo di assicurarci di dire che non siamo hippy, eravamo solo noi stessi. La gente ora pensa che la canzone sia ‘OK, è bello essere me e non devo essere duro’. Non si trattava davvero di dirlo, anche se il video è venuto fuori così “.Dal 3 marzo, per la prima volta in assoluto, il catalogo dei capisaldi dei De La Soul sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming e rivenditori digitali. Tra i lavori disponibili in digitale anche gli album “3 Feet High and Rising” (1989), “De La Soul Is Dead” (1991), “Buhloone Mindstate” (1993), “Stakes Is High” (1996), Art Official Intelligence: Mosaic Thump (2000) e AOI: Bionix (2001).