In vista di San Valentino, Confesercenti fa i conti in tasca agli innamorati: tra fiori e regali saranno circa dieci milioni di persone in Italia a festeggiare, con una spesa media di circa 71 euro a testa. Si tratta di una cifra in ascesa del 35% rispetto agli anni precedenti. Lo conferma il sondaggio di Swg, azienda specializzata nelle ricerche di mercato, su un campione di mille italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni.

Nonostante, secondo una ricerca, il 14 febbraio sia uno dei giorni preferiti per i tradimenti, rispetto allo scorso anno nel 2023 ci sono più innamorati: a festeggiare San Valentino quest’anno sarà il 28% dei maggiorenni, il 4% in più rispetto al 2022. Il 14% degli italiani è ancora indeciso se celebrare la festa o meno, mentre il restante 58% non è interessato a San Valentino: il 43% di loro lo fa perché non è solito festeggiare la ricorrenza, mentre il 15% perché single.

L’indagine di Confesercenti su San Valentino: ecco i regali preferiti dagli italiani

All’ordine del giorno tra le coppie ci sono le cenette romantiche: il 62% preferisce il ristorante, mentre il restante 38% opta per il lume di una candela casalinga.

Per quanto riguarda il tipo di dono da regalare alla persona amata, l’indagine di Confesercenti su San Valentino conferma una certa eterogeneità tra le coppie: c’è chi preferisce un prodotto di profumeria (26%), chi vira su un omaggio floreale (23%), o ancora su cioccolatini (22%), gioielli (19%) e prodotti di moda (10%). Tra le minoranze c’è chi preferisce un servizio o un prodotto legato a cosmetica e benessere (5%), mentre il 6% regala un viaggio.

I fiori più gettonati: in testa l’intramontabile rosa rossa

Tra i fiori più richiesti, in cima alla classifica ci sono i tulipani, le gerbere, gli anemoni, i ranuncoli e le orchidee. Ma la regina della festa di San Valentino si conferma la classica e intramontabile rosa rossa.

Quest’anno c’è però da fare i conti con il caro energia, come confermato dal presidente di Assofioristi Ignazio Ferrante. Un problema che si aggiunge all’annosa questione dell’abusivismo: per contrastare i venditori abusivi serve “attenzione da parte degli acquirenti”, ma anche “un maggiore controllo da parte delle autorità”.