Bonus beni strumentali 2023: ecco le nuove scadenze per gli investimenti iniziati nel 2022 secondo quanto deriva dalla conversione del decreto “Milleproroghe”. Le novità sono contenute in un emendamento approvato dalla Commissione Affari costituzionali e Bilancio del Senato, con spostamento della data di chiusura per gli investimenti effettuati nello scorso anno dal 30 giugno al 30 novembre 2023. Ci sarà più tempo, ad esempio, per i beni strumentali 4.0 che danno diritto a un credito d’imposta fino al 40% del valore del bene acquistato. Le agevolazioni riguardano i beni strumentali indicati nell’allegato A annesso alla legge di Bilancio 2017 (legge numero 232 del 2016), tra i quali i beni materiali e i beni strumentali immateriali differenti da quelli inseriti nell’allegato B. Lo spostamento della data di scadenza significa che le imprese avranno più tempo a disposizione per usufruire dell’aliquota massima prevista nel 2022, più vantaggiosa rispetto a quella introdotta per gli anni dal 2023 al 2025. E dunque accumulare un credito d’imposta maggiore.
Bonus beni strumentali 2023 nuova scadenza al 30 novembre
Nello specifico, è previsto che per ottenere i bonus alle percentuali più vantaggiose dello scorso anno, i beni strumentali 4.0 “prenotati” entro il 31 dicembre 2022 debbano essere conclusi entro il 30 novembre 2023, con cinque mesi in più di tempo per terminare l’acquisto. Secondo la normativa vigente, infatti, la “prenotazione” si effettua mediante la conferma dell’ordine dei beni strumentali con pagamento di un acconto per un importo pari ad almeno il 20% del prezzo del bene. Per effetto dell’emendamento della legge di conversione del decreto “Milleproroghe”, beneficiano della nuova scadenza a fine novembre gli investimenti in beni materiali 4.0 e gli investimenti in beni ordinari, mentre la scadenza rimane al 30 giugno 2023 per completare gli acquisti dei beni immateriali 4.0. Per considerare come completato un investimento è necessario prendere in esame il giorno in cui avviene la consegna o la spedizione del bene acquistato o in leasing; diversamente, per gli investimenti riguardanti gli appalti, va presa in considerazione la data in cui termina la prestazione. Beneficiano dello slittamento della scadenza al 30 novembre 2023, pertanto, gli investimenti in beni materiali 4.0 contenuti nell’Allegato A, prenotati entro la fine del 2022 e da completare entro il 30 novembre. Per questi beni, la percentuale del bonus – che si traduce in un credito d’imposta – è pari al 40% del valore del bene fino a 2,5 milioni di euro; del 20% tra i 2,5 e i 10 milioni di euro; e del 10% per valori superiori fino a 20 milioni di euro. Se si perde la scadenza, le aliquote si dimezzano, rispettivamente, al 20%, 10% e 5% che sono le aliquote già in vigore nel 2023 e resteranno invariate fino al 2025 se il bene non è stato prenotato entro la fine del 2022.
Ecco come sono cambiate le scadenze per beneficiare del credito d’imposta del 50% e 40% dell’investimento
Il bonus sugli investimenti in beni ordinari, che beneficerà dello spostamento della scadenza al 30 novembre 2023, riguarda i beni materiali e immateriali ordinari, non 4.0. Sono indicati negli allegati A e B, e prevedono un credito d’imposta pari al 6% se prenotati entro la fine del 2022. Il tetto di spesa per usufruire del bonus deve essere contenuto nei 2 milioni di euro per i beni materiali ordinari e in un milione di euro per quelli immateriali. Bisogna fare presto: diversamente dai beni materiali 4.0, la scadenza per ottenere il bonus su questi investimenti è fissata al 31 dicembre 2023, dopodiché il credito d’imposta non verrà più riproposto. Non beneficeranno della scadenza al 30 novembre 2023 i beni immateriali 4.0, contenuti nell’allegato B della legge di Bilancio 2017. Su questi beni, la normativa attuale prevede un bonus del 50% del valore degli investimenti nel 2023, purché il bene stesso sia stato prenotato entro il 31 dicembre 2022. La scadenza per completare l’acquisto, dunque, rimane fissata al 30 giugno 2023. La percentuale del 50% ha come tetto di spesa un milione di euro. Anche in questo caso bisogna fare presto: per i beni che non rientrano nella coda del 2022 – e dunque imputabili interamente al 2023 – il bonus scende al 20%. Tale percentuale si applicherà anche ai beni prenotati entro il 31 dicembre 2023 e portati a termine entro il 30 giugno 2024 (coda del prossimo anno). Per i beni non prenotati, infatti, la percentuale del bonus scende ulteriormente al 15% nel 2024 e al 10% nel 2025.