Turismo Italia 2023. Dopo alcuni anni in cui il settore turistico è stato messo a dura prova a causa del Covid che ha limitato la voglia di viaggiare e andare alla scoperta di nuovi posti e culture, i viaggiatori sono pronti a rinnovare il passaporto e ad organizzare la prossima meta. A quanto pare, l’Italia sembra essere uno dei paesi più gettonati e sono tante le prenotazioni effettuate dagli stranieri per il 2023. I dati sono stati dichiarati da Enit, Agenzia Nazionale del Turismo.

Turismo Italia 2023, l’anno del ritorno

Le previsioni sono positive per l’Italia che è pronta ad accogliere milioni di visitatori per questo nuovo anno appena iniziato. Tra ponti, vacanze di Pasqua ed estive, Enit annuncia che si tratta dell’anno del ritorno ai livelli pre-pandemia. Il primo dato da analizzare riguarda il fatto che molti arrivi in Italia sono di coloro che scelgono ancora una volta il nostro Paese, già visitato in passato. Circa il 20% di chi c’è stato negli ultimi 5 anni, dice di esserci tornato almeno tre volte.

Il fattore che fa sì che avvenga tale evento rimanda all’accoglienza degli operatori italiani che lasciano il segno. Infatti, sono tanti coloro che non perdono occasione di ritornare nella propria struttura di fiducia. E dopo la pandemia, hanno preso sempre più piede luoghi in cui è possibile soggiornare e lavorare allo stesso tempo, unendo l’utile al dilettevole.

“Dalle ricerche condotte da Enit e Unioncamere con Isnart si evince un quadro di generale ripresa del settore in Italia che ha prodotto un impatto economico stimato complessivamente in 77 miliardi di euro, grazie alle spese sostenute da oltre 770 milioni di turisti, tra pernotti in strutture ricettive e alloggi in abitazioni private come seconde case, residenze di amici e parenti, appartamenti e camere in affitto – sottolinea Maria Elena Rossi, direttore marketing Enit – Rispetto al 2021, la crescita è del 16,7% per le presenze e del 17,4% per la spesa”.

Record di arrivi dall’estero

Si preannuncia, quindi, come un anno da record per quanto riguarda gli arrivi dall’estero. Infatti, secondo le indagini Enit e Isnart/Unioncamere presentate nel primo giorno della Bit, la Borsa internazionale del Turismo che si svolge a Milano nei padiglioni di Allianz MiCo, il nostro paese dovrebbe “aumentare di circa l’8% gli arrivi dall’estero rispetto al dato degli ultimi cinque anni”, ha spiegato Ivana Jelinic ceo Enit.

Nel 2019 vi era stata la migliore performance per il settore con un ospite su due che arrivò dall’estero. Secondo il report Enit per il 2023 è previsto un un insieme di clienti provenienti dalla Spagna, con una quota del 14,6%, seguita dagli Stati Uniti 12,7%, per svizzeri e austriaci 12,2%, mentre gli arrivi dal Regno Unito sono di circa il 10%.

Poi ancora, coloro che faranno ritorno dopo anni in Italia tengono conto dell’Italian lifestyle tra specialità alimentari, abbigliamento, esperienze di viaggio, circa il 43%. A seguire, le bellezze naturalistiche e il patrimonio culturale, rispettivamente 38,9% e 32,8%.

Alcuni avrebbero già prenotato la vacanza del 2023 ed altri starebbero in procinto di farlo. Secondo i dati un terzo dei turisti prenota da 2 a 6 mesi prima dell’arrivo, il 24% tra 1 e 2 mesi. Immancabili sono quelli dell’ultimo momento, si parla di circa 30%, che decidono tra 30 e 8 giorni prima mentre solo l’11% prenota la settimana prima del viaggio.

La maggior parte prenota attraverso Booking, altri Airbnb o grazie alle recensioni di amici, conoscenti o blog che si trovano in rete, sempre utili per organizzare il viaggio nel posto dei sogni. Per adesso si tratta di una previsione, ma Enit è certo che per l’Italia sia l’anno della rivincita dopo un periodo che ha visto chiudere aziende e interi settori.