Lino Banfi lancia l’appello per le Elezioni Regionali che si stanno svolgendo nel Lazio e in Lombardia. L’attore comico barese è stato intercettato dai microfoni dell’AdnKronos all’uscita dal seggio: “Ho trovato poca gente alle urne, ma per votare ci vuole un minuto, un minuto importante della nostra vita, altrimenti buttiamo tutto all’altra. Già il mondo che ci circonda è cattivo, tra guerre ed epidemie, votiamo. Sono appena andato a votare. Queste cose dobbiamo farle, perché facciamo il bene dell’Italia e poi le Regioni ne hanno bisogno in questo momento“.

Parole espresse dopo i numeri sull’affluenza alle ore 12 rilasciati dal Ministero dell’Interno. Nei 1.882 comuni al voto per le regionali di Lombardia e Lazio, l’affluenza è pari all’8,56% con un calo di dieci punti percentuali rispetto alle precedenti. In Lombardia l’affluenza è del 9,20%, nel 2018 alla stessa ora e con lo stesso numero di comuni aveva votato il 19,91%. Nel Lazio invece è del 7,49% con un confronto rispetto a cinque anni fa che aveva raggiunto il 17,35%. Nel 2018 si votò in una sola giornata, mentre quest’anno i seggi saranno aperti anche domani, dalle 7 alle 15, mentre questa sera chiuderanno alle 23.

Elezioni Regionali, Lino Banfi e la politica

Politicamente si dichiara di destra e nel 2019, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, ha rivelato di essere stato un elettore del Movimento Sociale Italiano nonché grande estimatore di Giorgio Almirante. “La mia famiglia ha sempre votato a destra e anche io sono stato elettore del MSI. Ho anche ammirato Giorgio Almirante prima di fare altre scelte. Ho sempre saputo che essere di centrodestra, un moderato, in un mondo dove la sinistra è stata egemone, dava una condizione di inferiorità” aveva spiegato l’attore poco dopo la nomina nella commissione italiana per l’Unesco nel 2019.

“È una carica bellissima. Voglio portare un sorriso; le commissioni sono fatte con persone plurilaureate… ma io voglio portare un sorriso ovunque. Il mio sogno è di vedere sorridere anche mentre si fa politica” aveva così ringraziato il comico nato ad Andria dopo l’annuncio di Luigi Di Maio, .

In una puntata di Robinson su Rai Tre dichiarò di essere da molti anni molto amico ed estimatore di Silvio Berlusconi e di esserlo andato a trovare dopo l’aggressione da parte di Massimo Tartaglia in piazza del Duomo a Milano. Ai microfoni di Un giorno da pecora su Radio Rai ha poi confermato il sostegno incondizionato al Cavaliere dichiarando, provocatoriamente, che continuerebbe a votarlo anche se dovesse compiere 122 omicidi.

Lino Banfi. La carriera

Banfi ha cominciato la sua carriera da cabarettista con lo pseudonimo di Lino Zanga, derivato dal diminutivo del suo primo nome e del cognome Pasquale Zagaria.

Agli esordi della sua carriera, l’artista ha affrontato momenti difficili, divenendo vittima di strozzini oppure essendo costretto a dormire nelle stazioni. Nel 1954, dopo essere entrato nella compagnia di Arturo Vetrani, si cimentò con il teatro di varietà. In questo contesto, ha affinato la sua comicità, incentrata sul dialetto e sulla parlata buffa.

Il suo esordio al cinema risale al 1960 con il film “Urlatori alla sbarra” e da quel momento non si è più fermato. Negli anni ’70 e ’80 è considerato uno degli attori più rappresentativi della commedia sexy di quegli anni. Tra i suoi principali successi cinematografici, inoltre, abbiamo le pellicole “Vieni avanti cretino”, “L’allenatore nel pallone”, “Al bar dello sport”, “Fracchia la belva umana”, “Il commissario Lo Gatto”.

Se nella prima metà degli anni novanta la sua presenza sugli schermi sembra più scarna, nel 1998 ha inizio una seconda giovinezza grazie al ruolo di Nonno Libero nella Fiction di Rai 1 Un medico in famiglia (durerà fino al 2009 per poi tornare dal 2013 al 2016).