Ultimo giornalisti un binomio che a Sanremo 2023 continua a colpire nel segno lasciando strascichi polemici. La pagina più brutta della settimana, almeno per chi come noi si è occupato di seguire ogni giorno il festival per raccontarlo al meglio, è stato vedere un’esultanza da stadio per il quarto posto di Ultimo sulla falsariga di quanto accaduto in passato con Il Volo. Una pagina nerissima che dovrà invitare a una riflessione di categoria perché là professionalità non dovrebbe essere intaccata dalle simpatie o antipatie personali. Ultimo incassa e porta a casa con ironia, mostrando maggiore maturità sui social rispetto all’ultima volta ed evitando lo scontro durante l’esibizione a Domenica In. Ma perché la maggior parte dei giornalisti ha iniziato una crociata con lui?

Ultimo giornalisti Sanremo 2023, cos’era successo nel 2019?

Nel 2019 Ultimo aveva ricevuto una maggioranza quasi plebiscitaria al televoto, venendo incredibilmente rilegato al secondo posto a causa dei voti della giuria della sala stampa e di quella d’onore. Cosa spinse all’epoca i giornalisti ad affossarlo? Con ogni probabilità il lavoro del suo ufficio stampa, che aveva deciso di cancellare tutte le interviste non portando neppure l’artista in conferenza stampa facendolo passare quasi come un arrogante. Mahmood a differenza sua costruì un eccezionale lavoro promozionale, arrivando ad ottenere il favore della critica. Come andò a finire lo sappiamo tutti. Gli insulti in sala stampa dopo le provocazioni ricevute ormai fanno parte della storia.

Questa settimana era iniziata bene

Ultimo questa settimana è stato uno dei primi artisti a parlare con la stampa accreditata al Festival di Sanremo 2023, concedendo ben due conferenze con la sala stampa del Casinò e con quella del Palafiori. Oltre un’ora di intensa attività stampa per presentare la sua Alba, un brano particolare rispetto a tutti gli altri in gara e difficile da eseguire come dimostrano le prime due timide serate. Nell’ultima però ha tirato fuori una super performance, pari almeno a quella di Mengoni parso invece forse un po’ scarico essendo già sicuro della vittoria. La paura di una rimonta di Ultimo era tangibile nella sala stampa, dove i colleghi invitavano a riflettere prima di votare perché a loro dire Mengoni era il vincitore più giusto. Nonostante il cambio di tendenza da parte del cantautore di San Basilio nei confronti dei giornalisti la stampa sembra sembra avere un astio tale, forse volendo prendersi la sua vendetta dopo le parole di 4 anni fa.

Mengoni e un’attività stampa ridotta al minimo

Marco Mengoni ha meritato probabilmente la vittoria del festival di Sanremo 2023 con un brano interpretato vocalmente in modo perfetto, a cui aggiunge una grandissima versione di Let It Be nella serata cover. Il grande favorito di Sanremo però ha annullato un incontro stampa con la Sala Lucio Dalla per poi andare la notte a festeggiare fino alle 4 del mattino, presentandosi successivamente il giorno della finale nella Sala Casinò con oltre 30’ di ritardo e fermandosi per una decina di minuti con i giornalisti. Le feste e il divertimento al Lido Mengoni sono state davvero un bel gesto e Marco è una persona umanamente straordinaria come dimostrano le sue lacrime, ma la stampa non ha avuto possibilità parlare con lui del suo brano e approfondire a differenza di quanto fatto con Ultimo. Se fosse avvenuto il contrario probabilmente ci troveremmo davanti ad un’interrogazione alla Rai per chiedere chiarimenti.

Il mistero dei voti social non contegiati

Nel frattempo da questa mattina si moltiplicano appelli al Codacons in cui diverse centinaia se non migliaia di utenti segnalano di non aver potuto votare per la maggior parte dei casi Ultimo, ma anche Lazza e Mr Rain mentre misteriosamente il codice 04 di Mengoni veniva subito confermato. Nessuno sta gridando al complotto e ribadiamo che la vittoria di Mengoni è meritata, ma anche questo merita una riflessione su qualcosa che non ha funzionato. Così come la finale a cinque con cambio di regolamento per far arrivare un numero maggiore di artisti con una buona fan base per mangiare i voti, perché con probabilità senza Lazza che era risultato quarto quel 18% di voti avrebbero potuto essere veicolati su Ultimo. Tutto sembra essere stato fatto per far contare il televoto di meno in questa edizione disperdendo il voto.

Ultimo merita il rispetto

Un artista può piacere o meno, ma ciò che non deve mai mancare soprattutto da chi svolge la professione di informare il pubblico è la professionalità. La mancanza di rispetto con quell’esultanza non è solo verso Ultimo, ma verso gli oltre 600 mila biglietti venduti lo scorso anno che lo rendono il più giovane artista di sempre a raggiungere un simile risultato, oltre ad essere il più giovane ad aver cantato allo stadio Olimpico a soli 23 anni. Marco Mengoni ha dovuto aspettare 33 per il suo primo stadio e tornerà questa estate con una sola data a San Siro, mentre per Ultimo ci sono già due sold out all’Olimpico e a San Siro. Nulla contro Marco Mengoni che è probabilmente la voce maschile più bella della musica italiana al momento, ma ci vorrebbero le scuse di chi ha esultando ieri sera tradendo la fiducia del pubblico di della professione.