Amanda Lear era un uomo? Da tutti conosciuta per essere una delle conduttrici televisive più affascinanti ed eleganti, molto amata dal pubblico che ancora oggi la segue, ha intrapreso inizialmente la carriera da fotomodella per poi diventare un personaggio del piccolo schermo popolare e noto. Ma cosa si nasconde dietro il nome di Amanda Lear? E la domanda che tutti si pongono è: “Amanda Lear era un uomo?”, ecco qual è la verità: leggenda o realtà? Scopriamolo.

Amanda Lear era un uomo?

Che si tratti di leggenda o realtà, sono in tanti a credere che Amanda Lear fosse un uomo, ma da cosa nasce questa credenza? Sono tante le voci circolate sul suo conto tanto che anche nel corso di alcune trasmissioni televisive c’è chi non ha potuto fare a meno di parlarne, come la Contessa Patrizia De Blanck che in un’intervista rilasciata a Barbara D’Urso ha rivelato: “La Lear è nata uomo, non lo sapevi Barbara? Ha per caso smentito? Non ha smentito perché ovviamente non si è sentita offesa e risentita. Non è una sciocchezza ma un miracolo della natura. Non mi aspettavo che mi chiedessi questo perché ero convinta che tu lo sapessi. Amanda non ha mai fatto outing ma non ha nemmeno manco smentito perché è una donna intelligente e sa che fra il vero e il vero simile è importante lasciare un punto interrogativo”.

Anche Roberto Alessi ha trattato l’argomento in una delle sue ospitate in televisione, specificando che dal canto suo si tratterrebbe di una bufala che avrebbe scatenato nel corso degli anni una serie di pettegolezzi.

Come è nata la leggenda

E questo punto interrogativo continua a sussistere dal momento che nessuno ha mai rivelato dettagli al riguardo. Vi è però una leggenda su Amanda Lear secondo cui prima di intraprendere la carriera da fotomodella, sembra fosse stata un ragazzo di nome Peki d’Oslo, all’anagrafe Alain Tap, nato nel 1939. Il ragazzo avrebbe cambiato sesso per mezzo di due operazioni, la prima avvenuta nel 1963 e la seconda l’anno dopo, entrambe effettuate dal noto chirurgo dottor Burou, fu lo stesso che operò le famose transessuali Coccinelle e April Ashley.

Fu grazie a Salvador Dalì, il genio del surrealismo che si diede inizio a questa leggenda. L’artista aveva conosciuto Amanda, supportandola e sostenendola in ogni situazione. La storia narra che Alain René Tap cambia nome in Peki D’Oslo, è un ballerino degli spettacoli di burlesque ed è in questi contesti che conosce April Ashley e Coccinelle. Vi sarebbe un’autobiografia del ragazzo in cui vengono raccontati tutti i dettagli e fu proprio in questo documento che si parla di un’esibizione sadomaso in un night-club di Barcellona, nel Barrìo Gotico, evento grazie al quale Salvador Dalì e Peki D’Oslo si incontrarono.

Eppure, Amanda Lear ha sempre negato tutto, spiegando che quelle su un cambio di sesso non sono nient’altro che una fake news e che siano frutto di un piano escogitato da lei e da Salvador Dalì per scatenare maggiore curiosità e dare una svolta alla sua carriera.

“È la stessa ragione per cui qualcuno continua a dire che la terra è piatta. Io sono stata la prima vittima delle fake news e dei complottisti. Dicevano che quelle foto erano ritoccate. La gente sparlava di me pensando forse di distruggermi. E invece hanno contribuito alla mia fama. Ecco, do questo consiglio alle vittime delle fake news di oggi sui social: utilizzatele a vostro vantaggio“, ha dichiarato Amanda Lear in una delle ultime interviste rilasciate a La Stampa.

Obiettivo raggiunto? A quanto pare sì dal momento che ancora oggi l’opinione pubblica ne parla ed ha sempre più fame di sapere.