Gala Éluard Dalí causa morte. Gala Dalì fu una modella, artista e mercante d’arte di origini russe.
Nota soprattutto per essere stata la moglie dell’artista Salvador Dalì, Gala fu, molto spesso il soggetto principale e musa ispiratrice di molte delle sue opere d’arte.
Nata il 26 agosto del 1894 a Kazan, nella Russia centrale europea, il vero nome di Gala Éluard Dalí era in realtà Elena Dmitrijevna Djakonova.
Lo stesso Salvador Dalì nella sua autobiografia ha dedicato un intero un paragrafo ai soprannomi che attribuiva all’amata moglie, scrivendo:
“Io e mia moglie: Gala, Galuchka, Gradiva (perché è stata la mia Gradiva); Oliva (per la forma del suo volto e il colore della sua pelle); Olivette, il diminutivo catalano di Oliva, e i suoi derivati deliranti, Olihuette, Orihuette, Buribette. La chiamo anche Lionete (perché appena si arrabbia ruggisce come il leone della Metro Goldwyn Mayer); Scoiattolo, Tapiro, Piccolo negus (perché rassomiglia a un vivace animaletto delle foreste); Ape (perché scopre tutte le essenze che, gettate nel crogiolo del mio cervello, diventeranno il magico miele dei miei pensieri). E ancora Campanella di pelliccia (perché, mentre dipingo legge per me ad alta voce, e la sua voce ha il soffice mormorio di una campanella di pelliccia, che mi permette di apprendere quanto, senza di lei, sarei destinato a ignorare.”
Elena Diakonova era cresciuta in una famiglia di intellettuali, suo padre era un funzionario del Ministero dell’Agricoltura dell’Impero russo. Inoltre, Gala aveva due fratelli maggiori, Nicolai e Vadim, e una sorella minore, Lidia.
Gala Éluard Dalí causa morte, malattia
Dopo una caduta all’Hotel Meurice di Parigi, Gala subì un’operazione al femore. Il 10 giugno 1982 Gala si spense a Port Lligat.
Fin da bambina, Gala, come lei stessa raccontava nei suoi diari, aveva avuto dei problemi di salute ed era stata sottoposta più volte a delle cure e ricoveri a causa di alcuni disturbi polmonari.
Era il 1912 quando le venne diagnosticata una grave forma di tubercolosi. Per curare la malattia, Gala venne mandata a Davos, in Svizzera, nel sanatorio di Clavadel.
Fu proprio in questa struttura che conobbe il diciassettenne francese Eugène Émile Paul Grindel. Il giovane scrittore, nel 1913, pubblicò la sua prima raccolta di poesie, gran parte delle quali erano dedicate proprio a Gala.
I due si separarono nel 1914, quando, Gala dovette tornare a Mosca. Per anni, Gala ed Éluard continuarono a tenersi in contatto tramite una fitta corrispondenza epistolare.
Nello stesso anno, il giovane pubblicò la sua seconda raccolta dal titolo “Dialogue des inutiles” che conteneva una prefazione scritta da Gala sotto lo pseudonimo di Reine de Paleùglnn.
Nel 1916 Gala raggiunse finalmente Éluard a Parigi dopo due anni di separazione, ma, poco dopo, il poeta si arruolò volontariamente nell’esercito e Gala si ritrovò a convivere con la madre dello scrittore in una città visibilmente provata dalla guerra.
Fu in questo periodo che Gala si immerse sempre più nelle sue letture e si concentrò nello studio della lingua francese, lavorando al contempo, anche a traduzioni di classici dal russo al francese.
Il primo incontro e il matrimonio con Salvador Dalì
Il primo incontro con Salvador Dalì avvenne nell’agosto del 1929, quando il pittore appena venticinquenne era ancora all’inizio della sua carriera.
Questo momento segnò la fine del matrimonio con Paul Eluard e l’inizio di una relazione d’amore che durò per tutta la vita.
Tra Gala e Dalì nacque fin da subito una collaborazione artistica e intellettuale.
Nel 1930 venne pubblicato il primo libro di Dalì, intitolato “La femme visible”, dedicato a Gala la quale aveva riorganizzato una serie di appunti e schizzi del pittore in una raccolta.
Fu in quello stesso anno che venne organizzata la prima esposizione parigina di Dalì, definita nell’autobiografia “esposizione ormai nostra”, esplicitando così il ruolo professionale che Gala svolgeva insieme al pittore.
In seguito ad alcuni problemi con la sua famiglia, proprio a causa della relazione con Gala, Dalì venne espulso dal testamento del padre e le sue entrate finanziarie, da quel momento, vennero gestite proprio da Galà così che il pittore potesse concentrarsi solo sulla sua arte.
Fu durante questo periodo che Gala cominciò ad avere contatti con i maggiori galleristi e collezionisti dell’epoca per vendere ed esporre i quadri di Dalì, molti dei quali, dal 1930 vennero firmati con il nome congiunto “Gala-Salvador Dalì”.
Questo periodo fu uno dei momenti più floridi della produzione di Dalì che gli valse notevoli guadagni.
Il matrimonio tra i due venne celebrato nel 1934, a due anni di distanza dal divorzio con Paul Éluard.
Lo stesso anno i due visitarono per la prima volta New York, e a partire da questo momento, la coppia visse tra Parigi, New York e la casa di Port Lligat prima di trasferirsi stabilmente negli Stati Uniti nel 1940.
A New York Gala organizzò diverse mostre per il marito, le più importanti nella famosa galleria di Julien Lèvy.
Nel 1948, Gala e Dalì tornarono in Europa, trasferendosi in Spagna.
Nel 1968 Dalì acquistò il castello di Pùbol come dono per Gala e qui alloggiò fino alla sua morte, avvenuta nel 1982.