Lazio-Atalanta termina 2-0. La Dea esce dall’Olimpico con una vittoria meritata e l’entusiasmo alle stelle. Dall’altra parte in casa Lazio è tempo di riflessioni, questa volta anche il primo tempo è stato di sofferenza pura. Di seguito le pagelle del match.
LAZIO
PROVEDEL 6.5 – Vola ovunque, è tornato quello di inizio stagione. Attento su Koopmeiners, decisivo due volte su Hateboer e su Lookman la sporca quanto basta per mandarla sulla traversa. Su Zappacosta non ci sarebbe arrivato nessuno, sul gol di Hojlund cicca l’uscita, ma la prestazione rimane comunque positiva.
MARUSIC 5 – Quel tocco, che diventerà un assist per Zappacosta, sa di sufficienza pura. Per il resto è in sofferenza continua con Lookman che sul centro sinistra è una variabile impazzita. Anche in fase di spinta si vede pochissimo, per non dire nulla. Sul 2-0 vede Hojlund di fronte a lui, ma nonostante tutto non accorcia.
CASALE 5.5 – Che sia una partita difficile lo si capisce da subito, e infatti cerca di rimediare come può. Con l’uscita di Romagnoli soffre più del dovuto, anche nelle letture più semplici sembra fare una fatica enorme.
ROMAGNOLI 6 – Leader difensivo, ma non lo si scopre certo oggi. L’Atalanta è un tornado e lui cerca di orchestrare la difesa come può. Esce anzi tempo per un problema muscolare, da lì è notte fonda. (PATRIC 5 (36’ pt): Non è Romagnoli e si vede. Ogni volta che l’Atalanta parte lì dietro sono brividi, che poi si realizzano sul raddoppio di Hojlund, dove osserva il pallone passare senza intervenire. Chissà perché).
HYSAJ 5 – Un passo abbondante indietro rispetto alle ultime prestazioni. Hateboer lo sovrasta atleticamente e tecnicamente, non permettendogli mai di avere la giocata pulita. La fase di spinta nemmeno va considerata: sul fondo non ci arriva mai. (LAZZARi 5.5 (57’st) Le sue sgasate sono un fattore, tant’è che De Roon usa le maniere forti. Ma poco può fare perché se non gira la squadra non gira anche lui)
MILINKOVIC SAVIC 5.5 – La Lazio si aggrappa a lui e fa bene. Ma da solo non può risolvere il problema. Aggiungiamo che si perde in alcune leziosità delle sue ed ecco che anche il Sergente si perde nell’anonimato.
CATALDI 5 – Non sta bene e si vede. Gasperini gli piazza Koopmeiners addosso che non gli permette di impostare come si deve. Le pecche più grandi in fase di filtro, non riesce a mettere su la diga, l’Atalanta così passa spesso e volentieri. Spesso e volentieri sono praterie. (VECINO 5.5 (57’ st): Sarri lo getta nella mischia perché lì in mezzo si soffrono le pene dell’inferno. Offre qualcosa in più di Cataldi, ma anche l’uruguaiano soffre il dinamismo avversario).
LUIS ALBERTO 5 – Non è la sua giornata. Non ha spazio di manovra e la fisicità dell’Atalanta lo fa soffrire da morire. Chiude la sua partita con un passaggio da film horror non si sa per chi e che permette agli ospiti di ritrovare il raddoppio con Hojlund.
FELIPE ANDERSON 5 – Prova a puntare l’avversario senza successo, alcuni appoggi sono al limite del nervoso. Ripiega spesso e volentieri perché Marusic non sa a quale santo aggrapparsi, e anche lì fa una fatica enorme. Non il miglior Felipe a ci la Lazio è stata abituata negli ultimi tempi. (PEDRO 5.5 (58’ st): Entra a mille come sempre, ma dall’altra parte corrono a duemila. Ci prova in tutti i modi ma anche lui finisce nel vortice della depressione in campo, finendo per non dare quella scossa che Sarri sperava).
IMMOBILE 4.5 – Ok, la forma non sarà quella dei tempi migliori, ma anche a mezzo servizio certi gol vanno fatti. Le occasioni più pericolose sono le sue, due rigori in movimento che spreca clamorosamente. E pesano tantissimo.
ZACCAGNI 6 – L’unico che lì davanti sembra possa riuscire a combinare qualcosa. La retroguardia dell’Atalanta lo raddoppia spesso e volentieri, non risparmiando i tacchetti. Dalla sua mattonella trova il destro a giro che potrebbe riaprire la partita, ma Musso decide di fare Superman. Nella ripresa sparisce insieme ai suoi compagni.
All. SARRI 5 – Se prima era la ripresa, ora anche nel primo tempo la squadra mostra di stare in riserva. L’Atalanta sovrasta la sua creatura sotto ogni punto di vista, i biancocelesti sono scollati e il mister non riesce a trovare la quadra. La domanda poi sorge spontanea: con un Cataldi così, perché non puntare subito con Vecino? Deve trovre la chiave, altrimenti si rischia e non poco.
ATALANTA
MUSSO 6.5 – Attento sui pochi pericoli che arrivano dalle sue parti. La parata migliore nel primo tempo quando strozza in gola l’urlo dei 40.000 dell’Olimpico sul tiro a giro di Zaccagni. Poteva riaprire la partita.
TOLOI 7 – Non ha di fronte il solito Immobile, ma a parte questo dalle sue parti non si passa mai. Detta legge e non si distrae mai, se le prossime partite saranno così, Gasperini è in una botte di ferro
DJMSITI 6.5 – Sicuro ed elegante, la sicurezza di Toloi se la sente anche lui addosso, e infatti annulla tutte le sortite offensive avversarie. L’unica sbavatura il pallone regalato a Zaccagni che per poco non porta all’1-1.
SCALVINI 6 – Dei tre è quello più in difficoltà. Quelle poche volte che viene puntato soffre e i compagni di reparto gli devono dare una mano. Viene ammonito nel secondo tempo e viene immediatamente tolto da Gasperini per evitare rischi. (PALOMINO 6 (59’ st): Entra quando l’Atalanta è in pieno controllo. Nessuna sbavatura).
HATEBOER 6.5 – Vince nettamente la sfida tra terzini contro Hysaj. Fa avanti e indietro senza fermarsi un attimo e crea anche qualche grattacapo a Provedel. La sfortuna lo assale a causa di un problema al ginocchio che lo porta a finire anzi tempo il match. La faccia che fa mentre esce non lascia presagire nulla di buono. (DEMIRAL 6 (63’ st): Coriaceo, fa sentire i muscoli, da lì non si passa. Ma c’era poco da rischiare).
DE ROON 6.5 – E filtro sia. Partita maschia e l’olandese non si tira indietro, recuperando palloni a chiosa. Tiene alti i giri all’Atalanta, che può così attaccare a spron battuto praticamente sempre.
KOOPMEINERS – 7 Destro, sinistro, filtro, attacco. Fa tutto. È il metronomo di una squadra che si muove con un direttore d’orchestra che sa il fatto suo. La ciliegina sarebbe stato il gol. Ma va bene anche così.
ZAPPACOSTA 7 – Gasperini lo recupera all’ultimo, lui ringrazia. Sulla fascia è un moto perpetuo, mette in difficoltà più volte Marusic e l’Atlanta spesso gioca dalla sua parte. Il gol è una parabola meravigliosa degna del miglior Giotto.
EDERSON 7 – Qualità e quantità al servizio della squadra. Non sta fermo un secondo, è l’incubo del centrocampo della Lazio che a causa sua non riesce a ragionare.
LOOKMAN 7.5 – Marusic e Casale se lo sogneranno per tantissimo tempo. Tecnica da vendere che porta il giocatore ad essere imprevedibile per tutti i novanta minuti. In ogni zona del campo detta legge. Che colpo! (BOGA S.V. (90 st)
HOJLUND 7 – Fisicamente impressionante. Fa a sportellate con i centrali avversari e la vince quasi sempre lui, facendo anche salire la squadra. Chiude la partita con il 2-0 della sicurezza. (ZAPATA S.V. (90’ st)
All.GASPERINI 7 – La battaglia tattica contro Sarri la vince lui. Non permette alle fonti di gioco della Lazio di poter pensare e la surclassa dal punto di vista atletico. Gli esterni vanno che una bellezza e in mezzo i muscoli si fanno sentire. Era uno scontro diretto, se lo porta a casa meritatamente e lancia un segnale alle dirette concorrenti
ORSATO 5.5 – Non ci sono episodi degni di nota, lascia correre tanto, però alcuni gialli poteva sicuramente tirarli fuori.