Pubblicati i decreti del Ministero dell’università e della ricerca che definiscono in via provvisoria per il prossimo anno i posti disponibili per l’accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, al corso di laurea magistrale a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria e al corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina veterinaria. I decreti con i posti definitivi (mancano quelli in lingua inglese) saranno pubblicati successivamente dopo la sottoscrizione dell’accordo in Stato-Regioni. Nello specifico sono 14.787 i posti totali per medicina e tra le novità c’è la possibilità di cimentarsi nella prova anche per i ragazzi del quarto anno di scuola superiore. Si potrà tentare l’esame per quattro volte e lo screening sarà sulle materie basilari del corso (biologia, chimica e fisica, matematica e ragionamento), senza più domande di cultura generale.

Quasi quindicimila posti disponibili per medicina il prossimo anno. Per l’accesso da quest’anno parte il sistema dei TOLC

La questione del numero chiuso per l’ingresso medicina è stata a lungo oggetto di discussione e dibattito. Nel mentre è al lavoro il gruppo di studio voluto dal ministero per superare in futuro questo meccanismo. “Stiamo lavorando per un accesso sostenibile al corso di laurea in medicina e chirurgia”, ha detto negli scorsi giorni il ministro Bernini spiegando che il tavolo tecnico valuterà il fabbisogno reale di medici, “andando oltre i freddi numeri”. L’obiettivo sarà quello di analizzare i dati relativi al fabbisogno per capire effettivamente quanti medici sono necessari e non solo negli ospedali. La Commissione dovrà dare risposte al ministero entro la primavera. La questione della carenza di medici, in parte legata anche al numero chiuso a medicina, era emersa soprattutto con l’emergenza covid: nei primi momenti dell’epidemia, poi divenuta vera e propria pandemia, l’Italia ha dovuto fare ricorso anche a medici provenienti dall’esteroper far fronte all’ondata di malati negli ospedali. Anche se, secondo il sindacato Anaao Assomed, che comunque si è detto pronto a partecipare alla riorganizzazione del sistema formativo, “la carenza dei medici non si risolve eliminando il numero chiuso alla Facoltà di Medicina” perché “nel nostro Paese non mancano medici, bensì medici specialisti”. Per quanto riguarda il decreto diffuso oggi, 11 febbraio, dal ministero dell’Università e della Ricerca, per Medicina e Chirurgia sono dunque 14.787 i posti al momento previsti. Di questi 576 sono riservati ai candidati dei Paesi non Ue residenti all’estero. 1.384 invece i posti provvisoriamente disponibili per i corsi di laurea magistrale in Odontoiatria. Di questi, i posti riservati ai candidati dei Paesi non Ue residenti all’estero sono 95. Il decreto prevede poi temporaneamente 1.082 posti per Medicina veterinaria e 59 posti per i candidati dei Paesi non Ue residenti all’estero. L’ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria per il prossimo anno accademico avverrà a seguito del superamento della prova d’esame “Tolc” (Test OnLine Cisia). La prova potrà essere ripetuta più volte: la prima finestra prevista per il 2023 è tra il 13 e il 22 aprile. Mentre la seconda è fissata tra il 15 e il 25 luglio. Nell’ambito di queste sessioni ciascun ateneo individua i giorni e i turni per le prove. Una volta sostenuti i test, la domanda di inserimento nella relativa graduatoria deve essere compilata esclusivamente on line attraverso la piattaforma realizzata da Cineca. “La domanda è attiva dal 31 luglio 2023 e fino al 24 agosto 2023”, specificano dal ministero. Al momento della presentazione della domanda di inserimento nella graduatoria di merito, il candidato deve verificare il punteggio proposto dal sistema come miglior punteggio ottenuto nel test Tolc e indicare, in ordine di preferenza, le sedi per cui intende concorrere. “La successiva pubblicazione della graduatoria nazionale avverrà il 5 settembre 2023”, indica il decreto. Quest’anno, poi, entra nel vivo la riforma per l’accesso alla Facoltà di Medicina e Veterinaria che, come deciso dal precedente Governo, non si svolgerà più in un’unica sessione, bensì in due e in cui sarà possibile svolgere la prova TOLC con la possibilità di selezionare il punteggio migliore ai fini della graduatoria.