La guerra in Ucraina non sembra avere fine, ma Zelensky – presidente del paese – sembra avere le idee chiare di quello che potrebbe essere il prossimo futuro. Intervenuto durante il summit sugli investimenti organizzato da JP Morgan, Zelensky ha affermato di voler vincere la guerra per poi entrare a far parte della Nato e – quindi – dell’Unione Europea, anche rispetto all’incontro di Bruxelles delle scorse ore: “Oggi ci sono alcuni pessimisti tra i leader mondiali che credono che l’Ucraina abbia bisogno di 10 anni per diventare membro della Ue. Ma per lo più ci conoscono e talvolta temono persino il nostro spirito, la nostra energia. Pertanto, vediamo che possiamo essere nella Ue tra due anni E servono garanzie di sicurezza. Crediamo che saremo nella Nato prima che tutti i leader decidano che il nostro pacchetto di garanzie di sicurezza è quello giusto. Perché prendono le decisioni lentamente, è la burocrazia… E credo che dopo la vittoria saremo nella Nato”.

Guerra in Ucraina, capo Wagner: “Ci metteremo 3 anni per conquistare Dnipro”

Nel frattempo la guerra in Ucraina continua. Il capo Wagner poco fa ha quindi fatto il punto della situazione sull’avanzamento delle truppe russe nella parte orientale del paese: “Da quello che ho capito, dobbiamo circondare le repubbliche di Donetsk e Lugansk e questo, in linea di principio, per ora accontenterà tutti. Se dobbiamo arrivare al Dnipro, ci vorranno circa tre anni. Prendere Bakhmut? È necessario affinché le nostre truppe possano operare. Perché lo chiamano tritacarne? Perché l’esercito ucraino sta inviando sempre più unità. Probabilmente è troppo presto per dire che siamo vicini. Ci sono molte strade in uscita e meno strade in entrata. Le truppe ucraine sono ben addestrate e come ogni grande città è impossibile catturarla frontalmente. Stiamo gestendo molto bene. Prima dobbiamo prendere Bakhmut e poi possiamo dire forte e chiaro che l’abbiamo presa”.

In giornata sono arrivate anche le parole del ‘solito’ Medvedev che ha lanciato ulteriori minacce all’Unione Europea, rispetto alla visita di Zelensky nel Vecchio Continente: “Trasmissioni in diretta, prime pagine di giornali, fotografie con i capi europei, mentre centinaia di ucraini mobilitati muoiono ogni giorno, spinti con la forza a proteggere gli interessi della cricca nazista al potere. La vecchia civiltà europea si sta già dissolvendo sotto l’assalto dei migranti che arrivano da tutto il mondo. E presto scomparirà completamente, ripetendo il noto mito sul ratto dell’Europa da parte di Zeus. Solo che oggi il ruolo del toro viene interpretato dall’arrogante America al cui servizio, con la bocca aperta dalla lussuria, ci sono i Paesi traditori degli interessi europei come la Polonia e i Baltici.”

Mosca sull’attacco di ieri ai centri energetici: “Obiettivi raggiunti”

Il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ha confermato che “ieri le Forze Armate russe hanno sferrato un massiccio attacco a strutture critiche del sistema energetico che garantiscono le operazioni dell’industria della difesa e dei trasporti ucraini. Gli obiettivi sono stati raggiunti. È stato bloccato il dispiegamento di armi, hardware e truppe su ferrovia.” Altro capitolo amaro di una guerra che si trascina da ormai troppo tempo.