Omicidio a Varese. La notizia delle ultime ora riporta il ritrovamento di un cadavere nelle montagne di Castelveccana, un paesino affacciato sul lago Maggiore, vicino le cascate della Froda: un’area ricca di sentieri per turisti ma ultimamente punto d’incontro di spacciatori e criminali locali. Sull’uomo è stato trovato un foro di proiettile alla schiena. Secondo quanto filtra, attualmente un sottufficiale del Comando provinciale di Varese dei carabinieri è indagato per quanto successo.
Omicidio a Varese, una telefonata anonima su carabinieri ha annunciato un cadavere in fondo a un dirupo
A dare il primo allarme è stata con ogni probabilità una persona che si trovava insieme alla vittima nel tardo pomeriggio di venerdì. Sul posto dell’accaduto sono arrivati il soccorso alpino, gli specialisti del Nucleo speleo alino fluviale dei pompieri e i carabinieri della compagnia di Luino, i quali hanno rinvenuto sul posto due bossoli sulla radura. Il cadavere sarebbe quello di un nordafricano non ancora identificato, e – secondo il medico legale – è stato individuato anche un colpo di pistola alla schiena.
La nota della Procura e le indagini in corso
A seguire, la nota diffusa dalla Procura di Varese: “A seguito di ulteriori accertamenti è emerso che nel pomeriggio di venerdì 10 febbraio, nella medesima zona, era stato svolto un servizio dell’Arma dei Carabinieri contro lo spaccio di droga e che, nella circostanza, un sottufficiale dell’Arma aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco, ritenendo di trovarsi di fronte di persone armate”. L’accaduto andrà valutato e comparato con perizie balistiche. Al momento, il carabiniere “si consideri indagato del delitto di omicidio”. Con questa decisione, il sottufficiale dell’arma, che è stato immediatamente sospeso dal servizio, potrà nominare dei consulenti di parte.
Nel frattempo, in provincia di Catania è andato in scena un duplice omicidio nei confronti di due donne. Il presunto killer si sarebbe quindi suicidato di fronte alla caserma dei Carabinieri.