Rischiava di tingersi di mistero la caccia al tesoro con in palio un paio di manette per Andrea Cozzolino, l’ex eurodeputato socialista su cui pendeva da ieri sera un mandato d’arresto internazionale emesso dalla magistratura belga in merito allo scandalo Qatargate: il parlamentare campano è stato poi arrestato nella notte dalla Guardia di Finanza dopo aver fatto perdere inizialmente le proprie tracce.

Gli inquirenti diretti dal giudice Michael Claise hanno infatti irrotto nella sua abitazione partenopea, non trovandolo però in casa, al che la situazione è degenerata una volta constatata l’irreperibilità del soggetto.

Tuttavia, dopo qualche ora di silenzio, l’avvocato di Cozzolino avrebbe contattato le autorità preposte spiegando che Cozzolino aveva da poco eseguito degli accertamenti medici, e avrebbe successivamente consegnato il proprio assistito.

Napoli, arrestato Andrea Cozzolino: anello di congiunzione nel Qatargate

Cozzolino viene dunque arrestato con l’accusa di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio nello scandalo Qatargate.

Il suo nome era emerso all’interno del puzzle dell’inchiesta sull’Eurocamera dopo la prima confessione di Antonio Panzeri, altro eurodeputato democratico tornato poi in libertà. Cozzolino sarebbe infatti la tessera che gestiva direttamente gli affari con l’area del Maghreb, essendo anche il Marocco direttamente coinvolto insieme al Qatar nell’elargizione di mazzette. Gli ufficiali giudiziari hanno perquisito i suoi uffici e le sue residenze, sia in Italia che in Belgio, e si attende ora di capire quale sarà il suo destino.

Il politico campano ha sempre professato la propria innocenza, così come il suo eurocollega Marc Tarabella, da ieri mattina in stato di fermo presso il carcere di Bruxelles. I due hanno affrontato diversamente la procedura della revoca dell’immunità, con il deputato italo-belga che ha messo la faccia e ha quasi pregato di essere arrestato per poter spiegare la sua versione dei fatti.

Momento arrivato ieri e che pone Tarabella in uno stato di arresto preventivo, in attesa di conoscere il materiale sequestrato dagli inquirenti nei suoi uffici e presso la sua abitazione alle porte di Liegi.