ALASKA OGGETTO NON IDENTIFICATO – Una nuova incursione aerea si è abbattuta sui cieli americani, pochi giorni dopo quella del pallone-spia cinese. L’origine è sconosciuta ma era più piccolo di un pallone spia. L’oggetto non identificato, grande quanto un’auto e senza persone a bordo, è stato abbattuto dal Pentagono ad alta altitudine al largo delle coste dell’Alaska, vicino al confine col Canada.

A dare l’ordine dell’abbattimento è stato il Presidente Joe Biden, in quanto, volendo a 40 mila piedi (12 mila metri) di altitudine, “poneva una ragionevole minaccia al traffico aereo civile”, come ha spiegato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

Il commander in chief ha commentato: “L’operazione è stata un successo”. Rimane però il giallo, perché la difesa americana non dispone di molti dettagli importanti: il portavoce Pan Ryder ha riferito in un briefing, che non sa da dove arrivasse, a chi appartenga, a che velocità viaggiasse, se fosse manovrabile e se avesse capacità di sorveglianza. Inoltre, non è stato in grado neppure di descrivere l’oggetto, che rimane appunto “non identificato”.

Alaska oggetto non identificato abbattuto dal jet USA

Sicuramente, molti dati potranno venir fuori dall’esame dei resti, attualmente in fase di recupero nelle acque ghiacciate in territorio americano. L’allarme è scattato giovedì sera, ma l’oggetto è stato abbattuto venerdì 10 febbraio 2023 alle ore 1.45 di Washington (le 19.45 in Italia) con un missile Sidewinder lanciato da un F22 decollato dalla base dell’Air Force di Elmendorf ad Anchorage. Prima di buttarlo giù, il commander in chief ha voluto essere rassicurato che all’interno non ci fosse nessuno. L’azione è stata tempestiva rispetto all’abbattimento del pallone-spia cinese. Questo perché la potenziale minaccia alla sicurezza aerea era alta, e anche per il fatto che l’oggetto sorvolava zone scarsamente popolate.

Per di più, le dimensioni erano molto più piccole di quelle dello ‘spy ballon’ di Pechino. Nel frattempo, gli Stati Uniti si apprestano a infliggere sanzioni alle società cinesi legate al pallone-spia. Biden sta cercando di porre rimedio alla situazione della crisi diplomatica con il Dragone per non compromettere la prospettiva di dialogo con Xi. In questi ultimi due giorni ha rassicurato che la distruzione del pallone non ha inferito un duro colpo ai rapporti bilaterali e che il sorvolo del dirigibile “non è una grave violazione”, al netto di quanto accade nel mondo per raccogliere informazioni di intelligence. Tuttavia, se si dovesse scoprire che anche l’oggetto non identificato è cinese, la crisi andrebbe ad aggravarsi.

Pallone spia cinese abbattuto: “Era capace di intercettare le comunicazioni”

Un alto funzionario del Dipartimento di Stato USA, citato dalla CNN, ha rivelato che il pallone spia cinese abbattuto dai jet statunitensi operava con una tecnologia di sorveglianza elettronica capace di monitorare le comunicazioni. Infatti, “era in grado di condurre operazioni di raccolta di informazioni su segnali” e aveva sorvolato “più di 40 Paesi in cinque continenti”. Faceva inoltre, “parte di una flotta di palloni della Repubblica popolare cinese, sviluppata per condurre operazioni di sorveglianza”, con un produttore legato all’Esercito popolare di liberazione cinese.

Intanto, sono stati recuperati i rottami al largo della Sud Carolina, sparsi in un’area di oltre 11 chilometri. Pechino ne chiede la restituzione.

Le componenti si trovano attualmente in un laboratorio dell’FBI a Quantico, in Virignia. Secondo quanto si apprende, i funzionari del governo sostengono che il pallone abbia sorvolato tutte le infrastrutture e i siti di difesa nucleari. Inizialmente, le autorità cinesi hanno provato ad affermare che si trattasse di un pallone meteorologico andato fuori rotta, e che il suo viaggio si fosse svolto senza che il Presidente Xi Jinping lo sapesse. Un altro funzionario del Dipartimento di Stato però, ha ribadito che la Cina avrebbe usato questi palloni in altro 40 paesi in tutti e cinque i continenti, e che il governo statunitense è in contatto con questi, per capire realmente l’effettiva portata di tale programma di sorveglianza.