Il prossimo 21 febbraio, come riferisce l’AGI tramite fonti del Cremlino, Vladimir Putin terrà l’attesissimo discorso alla Nazione dinanzi alle Camere del Parlamento riunite. Si sarebbe dovuto tenere, come da tradizione, lo scorso dicembre. Ma il Presidente ha deciso di posticiparlo nel 2023. E, nello specifico, in una data particolarmente simbolica: cade a soli tre giorni dal primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina che sarà, senza dubbio, il focus del discorso. Il portavoce presidenziale, Dmtri Peskov, si è limitato a dire che Putin parlerà della “situazione attuale”. Ma è sicuro che l’Ucraina farà parte del discorso, sicuramente nei frame tipici della narrazione russa che tende a dipingersi come vittima e non come carnefice. Oltre questo gli altri temi dovrebbero riguardare l’economia e le questioni sociali della Russia.
Sulla data di quello che in russo si chiama “Poslanie Federal’nomu Sobraniyu” si sono susseguite diverse voci nelle ultime settimane: alcune fonti scommettevano sul 24 febbraio (data esatta dell’aggressione all’Ucraina) altre puntavano sul 22 febbraio (giorno in cui, un anno fa, Putin firmò il decreto con cui la Russia riconosceva ufficialmente l’indipendenza delle repubbliche separatiste dell’Est ucraino, Donetsk e Lugansk). Altre fonti ancora ipotizzavano il 23 febbraio, perché negli ultimi 10 anni i messaggi del presidente all’Assemblea federale sono sempre stati di giovedì o venerdì. Insomma, un susseguirsi di congetture ed ipotesi che sono tutte quante cadute con la decisione di Putin. Il quale, spiazzando ogni previsione sulla tempistica, ha scelto 21 febbraio. Sarà quello il giorno in cui si terrà il 18esimo discorso di Putin all’Assemblea federale. la Costituzione russa prevede che il presidente parli alle Camere riunite almeno una volta l’anno per fare il punto sull’anno passato e delineare le linee strategiche del futuro. Putin ha sempre rispettato la tradizione. Tranne in un caso: l’anno scorso. Il motivo è facilmente intuibile e fu lui stesso a spiegarlo: la guerra (definita operazione speciale) ha sensibilmente mutato la situazione nel Paese. Un cambiamento così repentino che era “semplicemente impossibile – diceva Putin – stabilire parametri di riferimento”. Parliamo, in ogni caso, di quello che in Russia è considerato l’evento politico più importante dell’anno. Dovrebbe tenersi, come tradizione vuole, presso il centro congressi di Gostiny Dvor, a due passi dalla Piazza Rossa. Probabilmente intorno alle ore 12 (10 italiane).
Putin discorso alla Nazione: di cosa parlerà il presidente russo
E allora, proviamo ad approfondire cosa accadrà il 21 febbraio prossimo e di cosa parlerà Putin nel suo discorso alla nazione. È possibile, scrive la Komsomolskaya Pravda, che il presidente riassuma i “risultati della recente mobilitazione parziale e faccia un passaggio sulla crescita del complesso militare-industriale”. Nella seconda parte del suo messaggio, invece, il capo di Stato dovrebbe dedicarsi all’economia, ricordando che il Paese sta affrontando al meglio le sanzioni e fissando gli obiettivi su cui lavorare: lo sviluppo del commercio con Asia, Africa, America Latina, il resto del mondo che non ha aderito al regime sanzionatorio; raggiungere la sovranità tecnologica; garantire la sovranità finanziaria passando il più possibile ad accordi in rubli e soprattutto arrivare ad un aumento dei redditi reali della popolazione e alla riduzione della povertà. L’ultima parte del discorso alla Nazione di Putin, invece, riguarderà il futuro delle nuove regioni annesse che – secondo i piani del Cremlino – entro il 2030 dovrebbero raggiungere il livello medio del resto della Russia in termini di qualità della vita e indicatori chiave.