Arianna Fontana Federghiaccio, pace fatta. Dopo le parole del Presidente del Coni Giovanni Malagò di questa mattina, arriva la conferma anche da parte di Andrea Gios, Presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. Si aspetta adesso solamente una dichiarazione della campionessa di short track per chiudere definitivamente la questione per archiviarla e tornare a pensare al futuro. Scongiurata la possibilità paventata dalla Fontana di indossare la bandiera degli Stati Uniti alla prossima olimpiade invernale di Milano e Cortina 2026.
Parla Andrea Gios, Presidente FISG
“Siamo perfettamente allineati con il Coni, siamo contenti della situazione. E’ in linea con quello che avevamo sempre detto, abbiamo lavorato insieme a Malagò e al Coni per trovare una soluzione”. Ha esordito così il numero uno italiano degli sport sul ghiaccio ai microfoni di Lapresse: “Se c’è stato un confronto con lei? Non abbiamo parlato, abbiamo parlato con Malagò che ha gestito la questione in coordinamento con noi come federazione. Per noi è tutto chiarito, siamo disposti ad andare avanti con quel programma fatto inizialmente. Non c’è bisogno di parlarne, era già stato condiviso tutto”.
Sull’accoglienza che potrebbe essere riservata alla campionessa di short track al rientro in squadra, Gios spiega che “i ragazzi sono concentrati sulle gare, non stanno pensando a questo. Pensano solo ad allenarsi al meglio e a pattinare nel modo migliore. Non entrano, giustamente, in polemiche di questo genere”.
Il Presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio ha poi continuato ai microfoni di AdnKronos: “Stiamo procedendo nella giusta direzione e siamo contenti del fatto che Arianna abbia manifestato la volontà di continuare a gareggiare per l’Italia, e noi siamo più che contenti. Giovanni è stato decisivo, è stato contattato da Arianna e si sono chiariti. Io sono perfettamente allineato con Malagò, ci eravamo sentiti, la posizione del Coni è condivisa con la Federazione al 100%“.
“Da quel che posso capire io – ha proseguito Gios – Arianna ha manifestato l’intenzione di continuare a pattinare per l’Italia, noi, secondo il progetto iniziale, mettiamo le risorse perché si alleni in piena autonomia. Che l’allenatore sia il marito non è stato mai messo in discussione: lei gareggerà per la squadra nazionale e avrà il tecnico della federazione, nelle gare singole il marito. Questo accordo era già stato definito e comunicato a Fontana dal 10 gennaio. Siamo in linea con quanto previsto“.
“Adesso si aggiunge il fatto che Arianna Fontana ha evidenziato dei comportamenti scorretti che erano già stati valutati dalla procura federale: lei ha già richiesto l’accesso agli atti, se ha degli elementi nuovi noi li rimanderemo alla procura federale” ha concluso il Presidente della FISG.
Caso chiuso
Tutto ebbe inizio in occasione delle Olimpiadi di Pechino quando divennero noti i contrasti tra la Fontana e la sua Federazione, legati principalmente alla scelta di farsi allenare dal marito, Anthony Lobello, allontanandosi dalla squadra italiana e dai tecnici della Fisg. Arianna aveva anche denunciato di aver subito maltrattamenti durante le Olimpiadi di Pyeongchang del 2018 da parte di altri atleti azzurri, proprio a causa delle sue decisioni.
Il caso era esploso nuovamente dopo il lungo sfogo social del 25 gennaio scorso, quando la pattinatrice era tornata a parlare del rapporto complicato con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio: “La mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile. Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione”. L’atleta si era aperta ai fan di ritorno da Salt Lake City, dove si è allenata anche per “vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e la città nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico“.