Pacco bomba a Sanremo. Il Festival di Sanremo non può mai filare liscio senza polemiche o problemi di ordine pubblico in città. Dopo il caos scatenato da Blanco nella prima puntata e le minacce degli anarchici a poche ore dall’inizio della 73esima edizione, arriva un’altra notizia allarmante dalla città dei fiori. Nel pomeriggio di venerdì 10 febbraio è stato trovato un sospetto pacco bomba a pochi metri dal Teatro Ariston dove erano in corso le prove dei 28 cantanti in gara insieme agli artisti che stasera duetteranno con loro.

Al momento la polizia sta mantenendo il più stretto riserbo sull’ordigno trovato nel centro della città, tuttavia secondo i primi rumors sembra che il pacco in questione fosse posizionato a 700 metri dal teatro, nello specifico nella zona di via Fiume, a due passi da piazza Colombo, dove si trova il palco Suzuki in cui ogni sera c’è un concerto diverso (stasera nello specifico La Rappresentante di Lista).

Pacco bomba a Sanremo: tutto quello che sappiamo

In realtà sembra sia stato solo un atto dimostrativo e che quindi non sarebbe mai scoppiato nulla. L‘ordigno rudimentale infatti non era nascosto, ma metto alla base di un palazzo, accanto ad un motorino e lontano dalla zona rossa costantemente controllata dalle forze dell’ordine in questa settimana. All’interno del pacco avrebbero trovato un chilo di polvere da sparo, oggetti di metallo ed un innesco tradizionale a lenta combustione. L’area in questione è stata transennata e quindi al momento non è accessibile.

In realtà non è la prima volta di un allarme bomba al Festival di Sanremo. Anche nel 2017 è stato trovato un ordigno di fronte al Palafiori, sede della sala stampa web, radio e tv Lucio Dalla e di Casa Sanremo. Anche in quel caso è stata chiusa la strada e l’accesso, inoltre sgomberato l’intero palazzo colmo di giornalisti ed addetti ai lavori. Poco dopo sul posto sono arrivati gli artificieri, tuttavia si trattava di un falso allarme.

Le minacce degli anarchici

Ricordiamo che dopo le minacce degli anarchici a pochi giorni dal debutto della manifestazione canora di mamma Rai, il Viminale ha deciso di inviare dei rinforzi per le forze dell’ordine presenti in città. Inoltre controlli in mare anche per la “Costa Smeralda” – la nave da crociera attraccata nel porto, che è un vero e proprio palcoscenico galleggiante – metal detector ai varchi della “zona rossa” intorno all’Ariston, reparti della prevenzione crimine, un dispositivo “rafforzato a prescindere da una allerta specifica per garantire la sicurezza dell’evento”, ha aggiunto all’Ansa il questore di Imperia, Giuseppe Peritore. Durante il tavolo tecnico – ha continuato il questore – è stato intensificato il controllo sul territorio, con un “presidio fisso rinforzato sugli obiettivi dove si svolgono le manifestazioni e per la gestione delle operazioni, attivata una unità di crisi, in commissariato a Sanremo, con rappresentanti di tutte le forze di polizia e componenti della Rai“.

Questo appello lo raccogliamo in toto, con tutto il Movimento 5 stelle in tutte le sue componenti. Assolutamente siamo d’accordissimo, ci deve essere l’unità nazionale contro le intimidazioni e le minacce eversive dei giorni scorsi, delle settimane scorse e di queste ore. E così dovrà essere nelle prossime settimane, questo appello della Meloni lo raccogliamo, abbiamo una grande sensibilità istituzionale e abbiamo a cuore gli interessi di tutti i cittadini“, ha dichiarato Giuseppe Conte.

Per il presidente del Movimento 5 Stelle c’è bisogno che Giorgia Meloni si dimostri forte nel far rispettare il proprio ruolo nel governo italiano senza lasciarsi condizionare dall’aspetto di partito: “Meloni deve dimostrare di non essere leader di partito ma di aver capito di sedere nella posizione di presidente del Consiglio e deve tutelare gli interessi di tutti i cittadini alla sicurezza e la lealtà con le Istituzioni“.