La commissione nazionale per il congresso del Partito Democratico rende noti dati ufficiali provenienti dalle commissioni provinciali. Alla data del 10 febbraio, hanno già espresso il loro voto 35196 iscritti. I risultati sono i seguenti: Bonaccini 18116 voti, pari al 51,68 %. Schlein 12556 voti, pari al 35,82 %. Cuperlo 2834 voti, pari all’8,08 %. De Micheli 1547 voti, pari al 4,41 %.

Il Pd si ricompatta per le Regionali in Lombardia: uniti per Majorino

A concedere una pausa dalla corsa congressuale sono le elezioni Regionali. Si vota domenica 12 e lunedì 13 in Lazio e Lombardi. Il Pd, nel giorno del gong per quel che concerne le campagne elettorali, sceglie massicciamente la Lombardia e nello specifico Milano dove ha tenuto l’evento di chiusura il candidato di centrosinistra Pierfrancesco Majorino. La gara, almeno a naso, pare assai più contendibile al nord. Sarà forse per questo che il Pd in tutte le sue correnti, rappresentate in questa fase dai quattro candidati alla segreteria, ha presenziato in massa. Lasciando in disparte Alessio D’Amato che nel Lazio corre senza il Movimento 5 Stelle. Nessun caso, ovviamente. O almeno questo è quello che prova a dire, tra gli altri, Stefano Bonaccini:

Essendo qui facevamo fatica. Questa mattina ho fatto un video per D’Amato. Siamo stati però nel Lazio questa settimana per provare a dare una mano anche a quella campagna elettorale. Si faceva fatica alla stessa ora a stare in luoghi diversi. Siamo stati tutti in campagna elettorale nel Lazio per Alessio D’Amato, che è un ottimo candidato. Il Pd sul territorio ha deciso alleanze differenti, ma in ragione di programmi che trovavano coincidenza con chi li condivideva.

Il Presidente dell’Emilia-Romagna, poi, pone il punto sulla presenza simultanea dei candidati alla segreteria del Pd e commenta:

Mi sembra che una campagna delle primarie così civile e così senza accuse non si vedesse da tempo e la cosa mi fa veramente molto piacere. Siamo qui non per noi stessi ma per Majorino. Secondo me è un bel segnale.

Oltre Bonaccini, attualmente super in testa nella corsa congressuale del partito, c’erano a Milano anche Elly Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Queste le parole della Schlein:

È un’iniziativa che vuole sostenere e dare la carica finale alla corsa di Majorino, il miglior candidato possibile per scrivere una fase nuova di cui Regione Lombardia ha molto bisogno dopo più di 20 anni di governo delle destre. Siamo qui per mettere al centro sanità pubblica, il diritto allo studio e alla casa. Un diritto fondamentale dimenticato da chi governa questa regione. Siamo qui anche per rinnovare il nostro impegno sull’emergenza climatica.

La deputata, già Vicepresidente dell’Emilia-Romagna, pone il punto sul valore del candidato dem e sulla tenuta della coalizione che lo sostiene. Anche qui è inevitabile fare un paragone con la situazione del Lazio che è ben diversa. Lei commenta così:

Abbiamo fatto lo sforzo di costruire alleanze solide, facendo appello all’unità delle forze alternative alle destre. In Lombardia siamo riusciti a costruire un’alleanza molto solida e sono convinta che possa fornire l’alternativa che ci serve. Quindi, sono a fianco di Majorino perché la sua capacità politica e amministrativa ha permesso di costruire una convergenza larga sui temi. Faccio augurio – conclude – anche a D’Amato. Rispetto al Lazio, alleanze diverse, ma il Pd avrà sempre quello spirito unitario per la responsabilità che dopo la sconfitta del 25 settembre credo che debbano sentire tutte le forze di opposizione per trovare unità su temi fondamentali come il salario minimo, il congedo paritario, l’emergenza climatica.

L’eco di Cuperlo e De Micheli

Più staccati, ma decisamente in partita, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Il primo, sempre da Milano, commenta:

Qui il centrodestra governa da 28 anni, però Pierfrancesco Majorino ha fatto una bellissima campagna elettorale, generosissima, partecipata, ha raccontato il futuro di questa regione per come la vede lui, per come la vediamo noi. Voglio essere ottimista e fiducioso. Assenza a Roma? L’idea era a Roma e a Milano ma poi per problemi logistici lo facciamo qui, abbiamo mandato dei video per Alessio d’Amato impegnato in questa sfida nel Lazio.

Così, invece, Paola De Micheli:

“Credo che esista un contesto nel quale noi ci muoviamo comunque insieme, i nostri valori e soprattutto i nostri obiettivi, e nel caso della Lombardia l’obiettivo è molto chiaro: quello di cambiare la situazione che c’è da troppi anni, e che ha limitato le potenzialità di una grande regione, non solo sotto il profilo economico ma soprattutto sui servizi alle persone. Spero e mi auguro che di fronte all’incapacità di questa giunta, dell’amministrazione di Fontana di realizzare un livello di servizi alle persone degno di una grande regione come la Lombardia, ci sia un cambio vero che solo Majorino può rappresentare. Un cambio radicale, come radicale è la sua proposta per lo sviluppo e per le persone di questa regione che lo meritano”.