Proroga smart working per i fragili: le Commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato della Repubblica hanno approvato all’unanimità nella giornata di ieri, giovedì 9 febbraio 2023, un emendamento al decreto Milleproroghe che prevede l’estensione fino al 30 giugno 2023 della possibilità di rimanere in smart working per quanto riguarda i seguenti soggetti:
- i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che nel settore privato;
- i genitori con figli minori di 14 anni, nel settore privato.
La Legge di Bilancio 2023 aveva previsto, invece, il termine del 31 marzo per beneficiare della possibilità di usare il lavoro agile, concedendola però esclusivamente ai lavoratori fragili e non anche ai genitori di figli di età inferiore ai 14 anni.
L’emendamento al decreto Milleproroghe in questione è stato presentato dal Partito Democratico e vede la prima firma di Antonio Nicita.
La proroga sarà votata nell’aula del Senato della Repubblica il prossimo 14 febbraio 2023, per poi passare alla Camera dei Deputati, in modo da essere convertita entro il termine del 27 febbraio 2023.
La proroga dello smart working per i fragili fino al 30 giugno 2023 era stata annunciata dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, la quale aveva parlato durante il question time che si è tenuto al Senato lo scorso 26 gennaio 2023 di un forte impegno nella ricerca delle risorse necessarie al fine di prorogare i termini oltre quelli stabiliti al 31 marzo.
“Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sosterrà ogni iniziativa volta alla proroga almeno trimestrale, al fine di proseguire nell’azione di protezione dei soggetti più esposti al rischio Covid. È già in corso una interlocuzione tecnica con i competenti uffici del ministero della Pa per la valutazione congiunta dell’intervento ma daremo parere favorevole”.
Una nota del Dicastero sostiene che “Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Governo mantengono le promesse sulla proroga fino al 30 giugno per i lavoratori fragili, tanto del settore pubblico che di quello privato“, avendo trovato una copertura finanziaria di 16 milioni di euro, grazie ad uno sforzo anche del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
La soddisfazione per il risultato raggiunto è stata manifestata anche dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il quale, a margine dei lavori delle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato della Repubblica ha dichiarato quanto segue:
“C’è stato l’impegno personale da parte della presidente Meloni a risolvere questa questione che era purtroppo arenata per una difficoltà a reperire le risorse. Ringrazio gli uffici. I Ministeri hanno lavorato tuta la notte e tutta la mattina per riuscire a recuperare i 16 milioni di euro necessari a prorogare la norma fino al 30 giugno. Un lavoro molto complesso che però ci ha consentito di risolvere anche questa questione che stava a cuore a tutta la Commissione”.
Proroga smart working per i fragili: che cosa ha previsto la Legge di Bilancio 2023
L’art. 1, comma 306, della legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (c.d. “Legge di Bilancio 2023”) ha previsto la possibilità per i lavoratori fragili (dipendenti pubblici e privati) di svolgere la propria attività lavorativa in smart working, fino al 31 marzo 2023.
Il lavoro agile prevede quanto segue:
- la possibilità di assegnare al lavoratore una mansione diversa, comunque prevista dai contratti collettivi di lavoro;
- l’obbligo di corrispondere la retribuzione dovuta, senza alcuna possibilità di decurtazione, a meno che i contratti collettivi nazionali di lavoro non dispongano diversamente.
Inoltre, a partire dal 1° febbraio 2023 è stato cambiato l’applicativo che consente di inviare le eventuali comunicazioni relative ai soggetti “fragili”.
Nello specifico, la procedura denominata “Smart working semplificato” è stata sostituita da un’altra, sempre disponibile su Servizi Lavoro, denominata “Lavoro agile”.