Carlo Ancelotti sulla panchina del Brasile. La notizia è stata lanciata questa mattina dal portale sudamericano ESPN che sostiene di un accordo raggiunto fra il tecnico italiano e la federazione verdeoro. Non ci sarebbe al momento nessun contratto firmato ma solo un accordo verbale. L’offerta della Selecao è un triennale che partirebbe al termine della stagione calcistica per durare fino ad agosto 2026, ovvero dopo l’eventuale finale del Mondiale in programma negli Stati Uniti, Messico e Canada. Fra i collaboratori si fa anche il nome di Kaka, giocatore allenato da Ancelotti ai tempi del Milan.
Nel pomeriggio le secche smentite di entrambe le parti anche se il dubbio rimane. Ancelotti è impegnato con il Real Madrid nel mondiale per club in Marocco dove affronterà in finale la squadra araba dell’Al Hilal. I sudamericani invece sono alla ricerca di un nuovo allenatore dalla fine del Mondiale in Qatar, dopo l’eliminazione ai quarti di finale per mano della Croazia e il seguente addio di Tite.
Il comunicato della CBF Futebol
La federazione brasiliana prova a mettere a tacere le voci di un possibile matrimonio con Carlo Ancelotti pubblicando un comunicato stampa sul proprio sito: “La Confederazione calcistica brasiliana (CBF) informa che la notizia diffusa questo venerdì 10 febbraio secondo cui l’allenatore del Real Madrid, l’italiano Carlo Ancelotti, è il nuovo allenatore della nazionale brasiliana è infondata. Il presidente Ednaldo Rodrigues mantiene le dichiarazioni rilasciate mercoledì, dopo il sorteggio delle partite di Copa do Brasil. Al momento, il numero uno del calcio verderoro ha escluso ogni ipotesi, affermando che la questione è trattata in modo trasparente e che l’allenatore scelto sarà annunciato al momento giusto“.
La conferenza stampa di Carlo Ancelotti
Glissa sulla questione Brasile anche l’allenatore di Reggiolo. In questo momento si trova a Rabat, in Marocco, per disputare la finale del Mondiale per Club fra il suo Real Madrid e la sorpresa Al Hilal, squadra dell’Arabia Saudita. In conferenza stampa il tecnico dei Blancos ha chiuso la questione con poche parole: “La mia situazione è molto chiara, ho un contratto fino al 2024“. Tutto lascia presagire quindi ancora un’altra stagione al Santiago Bernabeu ma è altrettanto vero che di fronte all’ennesimo successo in Champions League potrebbe anche decidere di smettere con i club.
La panchina del Brasile sarebbe una sfida affascinante per coronare una carriera fantastica e magari rilanciare il movimento che a livello di nazionale ma anche di club sembra essere in declino come spiega lo stesso Ancelotti: “L’eliminazione in questo torneo del Flamengo è un’altra dimostrazione del fatto che il calcio non è più solo Europa e America del Sud. Il nostro sport è cambiato, si è visto anche agli ultimi Mondiali dove l’Arabia Saudita ha battuto l’Argentina. Comunque per il calcio è meglio avere tante squadre in giro per il mondo così è uno sport globale“.
Il presente intanto è la finale contro l’Al Hilal che permetterebbe al Real Madrid di vincere per la quinta volta la Coppa del Mondo per Club FIFA. “Questa finale può darci una spinta fino alla fine della stagione. Abbiamo fiducia ma le sconfitte contro il Barça in Supercoppa e contro il Maiorca in campionato ci hanno fatto molto male. L’importante è non perdere la fiducia: penso ancora che la squadra sia migliorata rispetto alla scorsa stagione. Valutare il nostro cammino non è facile. Abbiamo iniziato bene con la Supercoppa Europea e penso che fino alla sosta per il Mondiale abbiamo fatto bene. Per noi è stato difficile recuperare tutti i giocatori che sono andati al Mondiale. Il mese di gennaio ci è costato punti e infortuni, ma ora i giocatori stanno crescendo fisicamente“.
La compagine araba arriva a giocarsi il titolo dopo aver eliminato il più quotato Flamengo: “È una buona squadra, che ha qualità individuali, ha molti giocatori della nazionale araba presenti ai Mondiali e ha giocatori con esperienza in Europa. Hanno mostrato le loro qualità contro il Flamengo. Rispettiamo molto i nostri rivali perché rispettiamo molto questa competizione: è una finale che non capita molte volte in una carriera, ci divertiremo. Sarà un piacere rivedere Ramon Diaz. Era un grande attaccante, forte e di qualità. Ci siamo affrontati tante volte da giocatori e questa sarà la prima da allenatore“.