Agenzia delle entrate sito non funziona. Ennesimo disservizio negli ultimi giorni per un portale molto utilizzato dagli utenti. Dopo Libero Mail, Virgilio Mail, Acea e Tim, è la volta del sito dell’Agenzia delle Entrate. Nella giornata di venerdì 10 febbraio 2023 ci sono stati alcuni problemi tecnici, tali da rendere impossibile l’accesso al portale ufficiale e quindi la fruizione ai servizi ad esso collegati. Sogei – Società Generale d’Informatica S.p.A., azienda italiana che opera nel settore dell’ICT – sta lavorando da ore per il ripristino ed attualmente il sito sembra nuovamente accessibile, anche se non si escludono ulteriori disservizi nelle prossime ore.

Nella mattinata del 10 febbraio 2023 si sono verificati alcuni problemi tecnici che hanno reso temporaneamente indisponibile il sito internet dell’Agenzia. Sogei ha ripristinato tutti i servizi che, tuttavia, potrebbero ancora subire qualche rallentamento. Ci scusiamo per il disagio“, ha fatto sapere Sogei in una nota. Ovviamente in queste ore sono stati numerosi i commenti sui social network di lamentela in merito al malfunzionamento e ai rallentamenti al sistema, tuttavia le cause sono ancora ignote per quanto accaduto.

Agenzia delle entrate sito non funziona: perché?

Ovviamente il primo pensiero in merito al sito non funzionante dell’Agenzia delle Entrate è stato in merito ad un presunto attacco hacker, visto che negli ultimi giorni molti siti hanno avuto problemi di questo tipo. In realtà sembra che down temporaneo sia dovuto ad un guasto riscontrato nei server, iniziato a cominciare dalle ore 07:00 circa. “Sogei informa che, a seguito del protrarsi di attività connesse ad interventi notturni, alcuni servizi sono temporaneamente indisponibili. Sono attualmente in fase di completamento le attività di ripristino di tutti i servizi erogati. Si comunica, inoltre, che non sono stati in alcun modo persi né alterati dati e informazioni. Ci scusiamo con gli utenti e con le Amministrazioni Clienti per gli eventuali disagi arrecati“, ha fatto sapere sempre Sogei.

Attacco hacker in Italia: cosa sta succedendo

Ricordiamo che una settimana fa i tecnici dell’Acn hanno censito “diverse decine di sistemi nazionali verosimilmente compromessi e allertato numerosi soggetti i cui sistemi sono esposti ma non ancora compromessi“. In ogni caso “rimangono ancora alcuni sistemi esposti, non compromessi, dei quali non è stato possibile risalire al soggetto proprietario. Questi sono chiamati immediatamente ad aggiornare i loro sistemi“. L’agenzia per la Cybersicurezza ha fatto poi sapere anche che “la vulnerabilità sfruttata dagli attaccanti per distribuire il ransomware è già stata corretta nel passato dal produttore, ma non tutti coloro che usano i sistemi attualmente interessati l’hanno risolta”. Sfruttando la vulnerabilità dei sistemi operativi, gli hacker possono portare avanti attacchi ransomware che “cifrano i sistemi colpiti rendendoli inutilizzabili fino al pagamento di un riscatto per avere la chiave di decifrazione“.

Si è svolta qualche giorno fa a Palazzo Chigi una riunione per discutere gli ultimi aggiornamenti in merito all’attacco hacker. Il vertice è stato coordinato dal sottosegretario con la delega alla Cybersecurity Alfredo Mantovano, alla presenza del direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) Roberto Baldoni e della direttrice dei servizi segreti Elisabetta Belloni. “L’incontro è servito a verificare che nessuna istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale sia stata colpita“, si legge nella nota di Palazzo Chigi.

Sull’accaduto ha detto la sua anche il presidente del Copasir (il massimo organo di vigilanza istituzionale), Lorenzo Guerini, il quale ha sottolineato proprio “l’esigenza di richiamare attori pubblici e privati a rafforzare le barriere informatiche tramite l’aggiornamento di sistema e seguendo le indicazioni dell’Acn, periodicamente trasmesse“. Il messaggio che si cerca di far passare è che solo attraverso un lavoro di squadra si può arginare quanto più possibile il problema.