Simone Cristicchi vita privata. Cantautore, attore teatrale e scrittore italiano, Simone Cristicchi è da tutti conosciuto per aver vinto il Festival di Sanremo nel 2007 con il brano Ti regalerò una rosa. Scopriamo insieme tutti i dettagli sulla vita provata e professionale dell’artista.
Simone Cristicchi vita privata
Simone Cristicchi è sposato dal 2010 con Sara Quattrini, un’archeologa romana molto riservata alla quale non piace apparire. Appassionata di storia, ha fatto del suo hobby un lavoro unico. Le nozze tra i due sono avvenute a Manciano, in Toscana, con un’intima cerimonia cui hanno preso parte pochi amici intimi e i parenti più stretti. Prima del matrimonio avevano già un figlio di nome Tommaso, nato nel 2008, e dopo il lieto evento è nata Stella, nel 2011.
Età
Simone Cristicchi ha appena compiuto quarantasette anni, infatti, è nato a Roma il 5 febbraio 1977 sotto il segno dell’Acquario.
Brani
Cristicchi è molto conosciuto dal pubblico italiano, soprattutto dopo aver conquistato il primo posto al Festival di Sanremo con il brano Ti regalerò una rosa. La canzone è stata cantata e ascolta da milioni di persone ed ancora oggi è una tra le più gettonate.
Oltre al brano della vittoria, altri testi famosi dell’artista sono:
- Abbi Cura Di Me
- Studentessa Universitaria
- L’italia Di Piero
- Laureata Precaria
- Vorrei Cantare Come Biagio Antonacci
- Che Bella Gente
- La Prima Volta (che Sono Morto)
- Meno Male
- Prete
- Ombrelloni
- Legato A Te
- L’isola
- Insegnami
- La Risposta
- Senza
Ti regalerò una rosa, il brano di maggior successo del cantante, è un testo molto significativo che fin dal primo momento ha colpito il pubblico e la stampa tanto da vincere la cinquantasettesima edizione del Festival di Sanremo. La canzone consiste in una lettera che un uomo con problemi psichiatrici, un certo Antonio, scrive alla sua amata Margherita. Lo fa rinchiuso nelle buie celle del manicomio e dove anche lei è stata ospite per qualche tempo.
Il testo è stato un pretesto per riportare la condizione in cui hanno vissuto per molti anni le persone con disagi mentali, il cantante ha voluto riflettere sul concetto di pazzia e di come i matti sono stati rappresentati in passato dalla società. Cristicchi li ha chiamati apostoli di un dio che non li vuole e la sua esibizione all’Ariston fu strepitosa e commovente soprattutto per la scenografia: il nulla, soltanto una sedia sulla quale, verso la fine della canzone, l’artista è salito mimando il gesto di volare come a dire “mi lancio nel vuoto”.
Biografia del cantante
Fin da sempre appassionato di arte in ogni sua sfaccettatura, Simone Cristicchi non ha mai abbandonato la sua passione tanto che da bambino si dedicò ai fumetti, poi alla musica rock. Fare volontariato è una sua priorità, infatti, mentre era uno studente all’università di Storia dell’arte, decise di intraprendere un percorso parallelo: prestare servizio in un centro di igiene mentale. Da quel momento la sua vita è cambiata e nel 2007 ha scritto il suo primo libro dal titolo Centro d’igiene mentale. Un cantastorie tra i matti.
Nel 2005 riuscì a raggiungere il successo con il suo brano Vorrei cantare come Biagio e dopo aver conquistato la vittoria al Festival di Sanremo, la sua carriera è stata un susseguirsi di risultati strepitosi. Nel 2013, però, Cristicchi ha deciso di iniziare un altro percorso, cominciando a dedicarsi al teatro. Ha portato in scena diversi spettacoli d’importanza storica e sociale.
E’ tornato sul palco dell’Ariston nel 2020 duettando con Enrico Nigiotti. E’ molto seguito sui social dove vanta di più di settantasette mila follower con i quali condivide molti momenti delle sue giornate, filmati e scatti che diventano immediatamente virali.