Sparatoria a New York. Muore un ragazzo di 22 anni al centro di New York. E’ morto nella serata di ieri un giovane non identificato, ucciso da dei colpi di pistola in pieno centro città, a due passi da Times Square, il cuore pulsante della grande mela. Imporre uno stop alle armi, al centro di New York, non sembra ancora essere abbastanza per fermare una strage che in America troppo spesso è causata dai proiettili che con troppa facilità e disinvoltura vengono fatti esplodere anche tra la gente. Dallo scorso giugno la Corte Suprema federale ha invalidato la legge statale sul porto d’armi, consentendo di fatto a ogni legale detentore di armi da fuoco di girare indisturbato per le vie della Grande Mela, così le autorità hanno istituito una “gun free zone” (zona libera dalle pistole in sostanza), in cui sarà tassativamente vietato portare pistole o fucili a partire dal settembre de 2022 (fatta eccezione per le forze dell’ordine e i soggetti autorizzati). E’ evidente però che non tutti rispettano le disposizioni, anzi. C’è chi addirittura ancora esplode colpi tra la gente, in uno dei posti della città più frequentato dai turisti, oltre ad essere da molti abitanti di New York.
Sparatoria a New York, muore ragazzo dove è stata istituita la ‘gun free zone’
Un giovane di 22 anni è stato ucciso proprio con un colpo di pistola vicino a Times Square, uno dei luoghi proprio dove era attiva la ‘gun free zone’ e dove, dall’anno scorso, è stato vietato camminare portando con se una pistola. Che detta così sembra un’assurdità, per lo meno per chi non è abituato a pensare che le persone possano tranquillamente camminare con un’arma in tasca e soprattutto che la cosa sia (o almeno lo era fino alla scorsa estate), considerata legale. Fatto sta che le sparatorie continuano ad esserci tanto che giovedì sera la polizia di New York ha dovuto prendere a una chiamata d’emergenza, intorno alle 17.30, ora locale. I poliziotti però non hanno potuto fare nulla, non hanno avuto neanche il tempo di intervenire, sono arrivati sul posto e hanno trovato il ragazzo agonizzante, come si legge dalla dichiarazione di chi è intervenuto, non hanno che potuto constatare ‘di aver trovato la vittima con una ferita d’arma da fuoco al petto’ i condizioni critiche. E tutto a pochi metri dalla piazza più famosa del mondo. Il ragazzo di poco più di 20 anni non è stato identificato ed è poi morto al Mount Sinai West Hospital, come ha reso noto in un comunicato il Dipartimento di Polizia di New York, spiegando di star ancora indagando sull’accaduto. La dinamica dell’evento è ancora priva di chiarezza, al momento gli investigatori non hanno nessuna pista da seguire, questo filtra dagli ambienti della polizia. La sparatoria è avvenuta all’esterno di un fast-food ed ha scatenato il panico tra i pedoni, come hanno riferito i media locali. Una corsa all’impazzata, non lontano dai grandi schermi pubblicitari di Times Square. Un testimone, Will Colon, ha raccontato al New York Daily News dell’effettiva “ondata di persone che ha cercato di fuggire”. Ma qualcosa avrebbe visto: “Sono stati due giovani a sparargli”, ha spiegato il testimone. “Il suo corpo giaceva sul marciapiede. Era riverso sulla schiena e tremava”. Raccontano altre testimonianze che hanno confermato la presenza e la fuga di due uomini armati a piedi lungo l’Ottava Avenue. Da settembre, la legislatura dello Stato di New York ha vietato il possesso di armi da fuoco proprio vicino alle aree sensibili, come bar, biblioteche, scuole, edifici governativi, ospedali e luoghi vulnerabili e ad alto traffico, tra cui la sempre affollata Times Square. Le restrizioni sono state impugnate più volte in tribunale dai sostenitori dei diritti delle armi ma senza che questa nuova regola venisse abbandonata. Il picco di omicidi con armi da fuoco, registrato a New York nel 2020 e nel 2021, ha subito una leggera flessione nel 2022 ma resta uno dei problemi più complicati da affrontare dall’amministrazione e dalle forze di polizia.