Una bambina coperta di polvere portata in salvo. La gioia della vita in una vallata di morte, macerie e detriti. Un miracolo nella crisi della crisi: questo è stato il salvataggio di Aya in Siria, un paese già dilaniato dalla guerra al quale non mancava di certo il bisogno di una strage simile, come quella che sta vivendo il confine turco-siriano a causa del terremoto di lunedì 6 febbraio 2023 che sta sconvolgendo il mondo intero.

Terremoto Turchia-Siria, Aya e la sua storia

Aya si trovava nella città di Jindayris. Sua madre, suo padre e i suoi quattro fratelli sono morti dopo che il terremoto ha colpito anche la loro città. Lei, la piccola Aya – il cui nome in arabo significa miracolo – era ancora legata alla madre dal cordone ombelicale quando è stata salvata. Aya ora è in ospedale e sta bene.

Il pediatra, Hani Marouf, dice che era arrivata nella struttura in pessime condizioni: aveva lividi, protuberanze e respirava a malapena. I video del suo salvataggio – nei quali si vede un uomo che, resuscitato dai detriti, porta in braccio una bambina coperta di polvere – sono diventati virali sui social media ed ora migliaia di persone conoscono la storia di Aya, la bambina salvata per miracolo e tirata fuori dalle macerie. La piccola è stata poi portata da un lontano parente, Khalil al-Suwadi, nella città siriana di Afrin per essere curata dal pediatra Marouf.

In migliaia pronti per l’adozione

Migliaia di persone si sono offerte per adottare la piccola Aya nata sotto le macerie di un edificio crollato nel nord-ovest della Siria. In molti si dicono già disponibili per offrire una vita decente alla piccola. Il direttore dell’ospedale, Kjalid Attiah, ha detto di aver ricevuto decine di chiamate provenienti da tutto il mondo. Per ora, sua moglie la sta allattando insieme alla figlia quattro mesi più grande della bambina. La maggior parte della città natale di Aya, Jindayris, è stata distrutta. Molte persone stanno cercando tra le macerie i propri cari. In Siria si contano più di 3.000 morti a seguito del terremoto.