Tragico incidente sul lavoro al porto di Civitavecchia dove nella mattinata di oggi Venerdì 10 Febbraio 2023 è morto un operaio, Alberto Motta, 29enne originario di Tarquinia. Il giovane era dipendente di Rtc ovvero la società che gestisce il terminal container ed era figlio di un altro storico lavoratore della compagnia portuale.
Secondo quanto appreso dalle prime informazioni il lavoratore, classe 1993, alle prime luci di oggi era impegnato nelle operazioni di movimentazione al terminal dei container quando sarebbe stato improvvisamente schiacciato da uno di questi. L’operaio, in quel momento si trovava alla guida di un muletto.
Purtroppo sono stati inutili gli immediati soccorsi, con l’arrivo sul luogo della tragedia degli agenti della polizia di frontiera di Civitavecchia, del personale del 118, della capitaneria di porto e dei Vigili del Fuoco.
Al porto di Civitavecchia anche il magistrato di turno a lavoro in queste ore con gli investigatori di polizia per accertare l’accaduto in attesa di terminare di ascoltare i testimoni presenti sul luogo al momento della tragedia.
Acquisite anche le immagini di videosorveglianza che avrebbero ripreso i momenti della tragedia sul lavoro.
Incidente sul lavoro al porto di Civitavecchia: la nota dei sindacati
La morte sul lavoro del giovane 29enne ha trovato il commento dei sindacati che in una nota scrivono:
“Sono passati appena 20 giorni, ed è di nuovo tragedia sul lavoro. Anche questa volta a perdere la vita un giovane operaio impegnato, nel porto di Civitavecchia, nelle operazioni di movimentazione al terminal dei container. Le notizie sono ancora frammentarie e la Polizia di frontiera sta effettuando i rilievi per capire la dinamica dell’incidente mortale”.
“Siamo sconcertati, prosegue la nota congiunta di Carlo Costantini e Marino Massucci, segretari generali della Cisl Roma Capitale Rieti e Fit Cisl Lazio e affranti, non si può continuare a tenere la conta dei morti mentre monta il senso d’impotenza e rabbia di fronte a quella che, a tutti gli effetti, è l’emergenza numero uno del mondo del lavoro. Non si può avere vent’anni, avere tutta la gioia della vita davanti e poi, improvvisamente, l’incidente, qualcosa che non va e l’interruttore della vita si spegne. Tragedie che colpiscono giovani alle prime armi come uomini adulti e di esperienza nei cantieri, nei capannoni, sulle impalcature, nelle fabbriche, ovunque”.
“Basta. La sicurezza sul lavoro deve essere la priorità assoluta di questo nuovo anno. Dobbiamo mettere finalmente un punto a questa lunga scia di sangue che si porta via vite innocenti. Alla famiglia di questo giovane facciamo le nostre condoglianze e ai colleghi diciamo: vi siamo vicini. Ma ora, concludono i sindacati, le istituzioni devono incontrarci e insieme dobbiamo mettere a punto una strategia comune per aumentare i controlli, incentivare la formazione nelle aziende e sanzionare chi non la effettua. La formazione è un tassello fondamentale per rendere tutti i lavoratori, dal primo appena assunto all’ultimo che sta per andare in pensione, consapevoli dei rischi del proprio lavoro. Siamo stanchi di fare la conta dei morti: basta, basta basta”.
La tragedia di Civitavecchia arriva a meno di 24 ore da un altro incidente mortale in porto, a Trieste in cui ha perso la vita un altro operaio.
Intanto i sindacati dei lavoratori stanno presidiando la zona del porto è hanno già comunicato la giornata di sciopero:
“In riferimento al gravissimo infortunio mortale, accaduto questa mattina nel Porto di Civitavecchia presso il Roma Terminal Container, che è costato la vita a un giovane lavoratore, le scriventi Segreterie territoriali comunicano, in base all’art. 49 del vigente CCNL dei lavoratori dei porti, lo sciopero immediato, di 24 ore in segno di lutto per gli aspetti legati alla sicurezza nei luoghi di lavori. Dalle ore 12.00 di OGGI venerdì 10/02/2023 alle ore 12.00 di sabato 11/02/2023”.
Lo sciopero, interesserà tutti i lavoratori del Porto di Civitavecchia.