Giorgia Meloni si dice “molto contenta” dei risultati ottenuti dall’Italia in questo Consiglio europeo, “soddisfatta di importantissimi passi in avanti fatti su alcune materie particolarmente delicate”: in conferenza stampa la premier ha commentato il vertice di Bruxelles con i principali leader europei, al quale era presente anche Volodymyr Zelensky.

Sul tema della guerra in Ucraina, la presidente del Consiglio ha sottolineato che l’Ue continuerà a sostenere Kiev “fino a quando sarà necessario”, con un impegno “a 360 gradi sul fronte finanziario, militare e civile”. Una posizione ribadita da Meloni direttamente a Zelensky: durante il loro incontro, il presidente ucraino ha rinnovato il proprio invito a Meloni in Ucraina.

Conferme anche sull’invio a Kiev del sistema missilistico Samp-T da parte di Italia e Francia.

Credo che si stia procedendo speditamente e nei prossimi giorni saremo in grado di annunciarlo definitivamente.

Meloni a Bruxelles su Macron: “Rapporti non compromessi”

Un tema caldo è proprio quello dei rapporti sull’asse Roma-Parigi, che sembrano essersi inaspriti dai fatti degli ultimi giorni.

Il tema è che l’Italia è una Nazione abbastanza centrale in Ue da dover dire quando su qualcosa non è d’accordo rispetto al passato in cui per noi era sufficiente stare in una foto e questo bastava a descrivere la nostra centralità.

Da Meloni arriva dunque la parola fine alla presunta querelle con Macron: quanto successo “non compromette i miei rapporti, ma quando c’è qualcosa che non va devo dirlo”.

Energia, la premier: “Recuperare la questione delle catene di approvvigionamento strategico”

Sempre a proposito della guerra in Ucraina, Meloni è tornata sulla tematica dell’energia, sottolineando come l’Ue debba “recuperare la propria sovranità”, in una discussione che l’Italia “ha caldeggiato” nelle opportune sedi.

La vicenda ucraina sull’energia, ma ancor prima la crisi pandemica, ci hanno insegnato come l’Ue per recuperare la propria sovranità debba recuperare la questione delle catene di approvvigionamento strategico.

In materia di economia, dal governo italiano è arrivata al Consiglio europeo una proposta su “una flessibilità sui fondi esistenti”: la richiesta è che, nella futura discussione sul Patto di stabilità, “si tenesse conto del fatto se i cofinanziamenti nazionali messi in campo impattano sul rapporto deficit/Pil”.

Siamo riusciti a inserire questo elemento nelle conclusioni del vertice: che nella riforma del Patto si tenga conto delle decisioni prese sugli aiuti di Stato. L’Italia ha chiesto che la Commissione faccia una proposta sul fondo sovrano europeo, che vada nella direzione delle esigenze strategiche europee: dare una soluzione europea a un problema europeo.

Meloni sui migranti: “Problema europeo che ha bisogno di risposta europea”

Non poteva mancare un cenno sulla questione migranti, sulla quale Meloni si dice “molto soddisfatta”: a Bruxelles la premier ha portato la convinzione che “si cambia approccio”.

L’immigrazione è un problema Ue e ha bisogno di una risposta Ue. Prima di ragionare sui movimenti secondari dobbiamo lavorare insieme sui movimenti primari, per combattere il traffico di esseri umani e frenare gli ingressi illegali. Immaginiamo una cooperazione rafforzata con i paesi di partenza e transito dell’immigrazione per combattere anche i traffici illegali e consentendo alle persone di entrare in modo legale con flussi ben regolati.