Chiara Ferragni, regina dell’impero virtuale, dopo aver conquistato i social guadagna visibilità sul più prestigioso palcoscenico della tv accanto ad Amadeus: i fans elogiano il risultato, i critici giudicano senza mezzi termini, gli altri ritengono l’ospitata sia fuori luogo. Ogni punto di vista è legittimo, sarebbe insignificante stare tutti dalla stessa parte, ma è pur vero che un opinione dev’essere motivata. Io mi trovo nel terzo gruppo, ovvero in quelli che non l’avrebbero invitata a Sanremo e di seguito spiego perché.
Chiara Ferragni: bellissima, ma costruita, e il talento?
Chiara Ferragni, bellissima ragazza, usa la rete meglio di tutti per raccontare se stessa, parlare alle donne e sdoganare tabù che i mass media tradizionali faticano ad accettare. Motivo che ha avvicinato gran parte dei fans a sé. Ciò detto l’immagine, i concetti che divulga, e ogni altro minimo messaggio che arriva è studiato, costruito, alimentato dal vincente gruppo di lavoro che spalleggia e sostiene il successo, indubbio e sotto gli occhi di tutti, pertanto la domanda è: è giusto considerare il fenomeno Ferragni un fenomeno dove c’è del talento? E come lei tutti gli influencer: possiamo considerare gli influencer i nuovi artisti contemporanei? La stragrande maggioranza di loro sono molto belli esteticamente, curati alle volte troppo, ma non sono artisti: non sanno ballare, cantare, presentare, recitare. Il Festival di Sanremo non celebrava l’arte e il talento, o celebra il successo a prescindere?
Sanremo da ieri a oggi, racconta chi siamo
Sanremo, dall’inizio della sua storia ad oggi, ha sempre raccontato l’Italia, le emozioni di un Paese coi suoi crucci e i suoi punti di forza, le personalità artistiche (una volta soltanto quelle), ma oggi non è più il Festival di un tempo! Senza trastullarci in inutili nostalgie, tanto tutto cambia, oggi chi riesce a diventare qualcuno in rete arriva con più facilità in radio, in tv, o sui giornali: ma quelli che riescono online sono una categoria altra rispetto a quella dello spettacolo. Motivo per cui non avrei invitato la Ferragni al Festival.