Lo spreco di acqua e quello alimentare caratterizzano la nostra società rappresentando ormai una brutta abitudine quotidiana. Sono altissimi purtroppo i numeri di cibo ancora commestibile che ogni anno vengono registrati, si parla di tonnellate nella catena di produzione. Soprattutto nei paesi più industrializzati si parla di un terzo sprecato dalla produzione agricola, alla lavorazione, alla vendita ed in fine al consumatore finale. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha registrato questo sistema nei paesi più ricchi a dispetto di quelli più poveri o in via di sviluppo, dove appunto lo spreco alimentare è nullo. La stessa fa luce sul fatto che il problema principale riguarda moltissimo la conservazione del cibo così come l’impatto ambientale in merito al consumo di risorse impiegate come l’energia, l’acqua e la terra. La produzione implica un enorme dispendio legato anche alla produzione di rifiuti da smaltire, emissioni che a loro volta contribuiscono in maniera cruciale al cambiamento climatico ed alla deforestazione che vede un ingente perdita della biodiversità.
Lo spreco dell’acqua
La stessa urgenza interessa lo spreco dell’acqua, anch’essa fondamentale per la qualità e l’esistenza del nostro pianeta. La crisi idrica in corso a cui stiamo assistendo è leggibile in diversi campanelli d’allarme come il fiume Po che è sceso del 65% o l’aumento della siccità.
Come intervenire?
Il cosa possiamo fare per contrastare questi ingenti problemi è qualcosa a cui la popolazione dovrebbe essere quanto più sensibilizzata, il tempo è sempre più stringente e la strada ancora lunga. Con piccoli accorgimenti quotidiani è possibile ottimizzare questa situazione optando uno stile di vita più sano e sostenibile. Chiudere l’acqua quando stiamo spazzolando i denti o se ci stiamo insaponando sotto la doccia; se a pranzo o a cena avanza del cibo prevedere di consumarlo il giorno dopo; cercare di fare la spesa programmando il menù per la settimana; quando cuciniamo cercare di sporcare il meno possibile impiegando l’utilizzo di meno pentole possibili per evitare di doverle lavare; evitare di utilizzare troppa per sciacquare le stoviglie che andranno sistemate nella lavastoviglie; fare attenzione alle perdite, installare il frangi getto su ogni rubinetto, usare gli elettrodomestici con intelligenza e riutilizzare la stessa acqua ogni qualvolta questo sia possibile e così via.
Graziana Caldarella