Struttura a matrice, il grande cambiamento del mondo del lavoro. In questi anni la produttività media delle aziende è stata rivista anche in base ai forti cambiamenti dovuti al Covid, al lockdown e all’inserimento dello smart working. Tutto questo ovviamente ha inficiato anche il concetto di “struttura organizzativa” che sta alla base di ogni impresa. Quando ci si deve approcciare alla scelta della struttura più adatta per organizzare il flusso di lavoro, è necessario prestare attenzione alle necessità principali della azienda in questo precipuo momento storico. Perché indossare un tacco 12 quando si deve correre una maratona? Ecco come scegliere “il vestito giusto” per il proprio team.

Struttura a matrice: i modelli a disposizione

Scegliere il modello di struttura organizzativa più performante non è così semplice come può sembrare, soprattutto quando si parla di aziende di grandi dimensioni. Solo grazie un’attenta analisi sarà possibile capire quali sono gli aspetti principali che la struttura deve rispettare per garantire il corretto funzionamento dell’organizzazione. Ecco perché ci sono differenti modelli organizzativi tra cui scegliere per strutturare al meglio l’azienda. Ciascuno con caratteristiche ben precise, che possono essere riadattate in base alle necessità di ogni impresa. In casi di aziende internazionali, poi, è anche possibile fondere tra loro i diversi modelli. Gli esperti di marketing partono da questo assioma:

“L’unica cosa certa è che la struttura scelta deve permettere all’azienda di funzionare bene, in modo lineare e senza interruzioni nel flusso di lavoro. Ma come fare a organizzare tutte le attività con una sola struttura organizzativa? Ultimamente si è capito che la soluzione più giusta è una struttura a matrice, un modello evoluto che permette alle grandi organizzazioni di gestire tutte le attività in poche mosse.”

Vantaggi e svantaggi della struttura a matrice

Il modello a matrice è una sorta di mix tra modello funzionale e modello divisionale. Non a caso ha due livelli direzionali diversi:

  • uno dedicato alle funzioni
  • uno per le singole divisioni

Questo significa che chi lavora all’interno di una struttura a matrice deve rapportarsi a due capi a cui fare riferimento:

  • il manager funzionale, che scorre verticalmente
  • il responsabile del progetto, che scorre orizzontalmente

Ecco come è fatta la struttura organizzativa a matrice.

Struttura organizzativa a matrice

Per alcuni sembra una struttura molto complessa ma in realtà nasconde numerosi vantaggi che possono semplificare le attività di azienda. Una struttura a matrice dà modo di:

  • stimolare la crescita della leadership e semplificare le attività dei project manager e dei responsabili funzionali
  • condividere le competenze tra persone che fanno parte di diverse aree funzionali
  • trasferire le risorse da un progetto all’altro, in base alle necessità

Inoltre, con questo tipo di nuova suddivisione lavorativa, tutti i componenti del team di progetto possono quindi fare riferimento a un project manager competente, per raggiungere gli obiettivi, e a un manager funzionale, per le scelte di settore aumentando la possibilità di percepirsi come una community.