Il governo italiano ha previsto nella Manovra 2023 la proroga della misura Opzione donna. Una buona notizia, se non fosse per le modifiche apportate alla pensione anticipata donna. Di certo, può esserci stata più attenzione alla sostenibilità dei conti pubblici.
La questione, è perché, ancora una volta a pagare il conto sono le lavoratrici. D’altra parte, già era una misura molto penalizzante per le donne. Tuttavia visto i tempi, potrebbe essere stata l’unica soluzione per permettere un’uscita anticipata flessibile.
Nel prossimo futuro la pensione delle donne sarà vincolata, dai criteri anagrafici e contributivi, ma anche dalla “condizione soggettiva”.
Ciò non si tradurrà in un pensionamento anticipato di massa, ma bensì, un accesso per un numero ridotto di lavoratrici.
Le richieste di adesione alla misura Opzione donna, saranno condizionate dalla presenza dei nuovi requisiti. In particolare, l’aspetto predominante cade sul titolo di: caregiver, invalidità dal 74%, lavoratrici d’imprese in crisi o licenziate.
La nuova struttura della pensione donna prevede anche nuovi criteri anagrafici.
L’Ente nazionale della previdenza sociale nel messaggio n. 467 del 1° febbraio 2023, ha ufficializzato il canale di gestione delle domande, per permettere la partecipazione alla misura dietro presentazione di un’apposita richiesta.
Opzione donna 2023
Il governo Meloni per stabilizzare le casse dello Stato, ha introdotto dei correttivi alla pensione anticipata donna. Infatti, nella legge di Bilancio 2023 sono contenuti i punti salienti, sui nuovi criteri di Opzione donna. In buona sostanza, potranno accedere al prepensionamento anticipato le donne che entro il 31 dicembre 2022, rientrano in una delle seguenti condizioni, quali:
- che assistono, da un periodo minimo di sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, secondo le disposizioni contenute nell’art.3, comma 3, della legge 104/1992;
- che sono invalide dal 74%, con certificazione rilasciata dalla Commissione medica ASL – INPS;
- che risultano licenziate o dipendenti da imprese in crisi.
Pensione donna 2023: ecco i nuovi requisiti
Ad accompagnare le condizioni sopra esposte, nuovi requisiti anagrafici, quali:
- possono accedere alla misura Opzione donna, le lavoratrici che hanno raggiunto 60 anni di età (autonome e dipendenti), entro il 31 dicembre 2022;
- possono richiedere il prepensionamento anticipato con uno sconto di un anno per ogni figlio entro il limite complessivo di due punti. Per questo motivo, vengono ammessi nuovi criteri per il primogenito, con un accesso alla pensione non più 60 anni, ma bensì a 59 anni, mentre con il secondogenito si passa da 60 a 58 anni di età;
- le lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende condizioni di crisi possono accedere alla pensione donna con un requisito anagrafico di 58 anni di età e 35 anni di contributi. Per questa condizione, non viene ammesso lo sconto per i figli.
INPS pensione donna e finestra mobile
Il frutto dei correttivi introdotti permetterà alle donne di aderire a un prepensionamento anticipato con un meccanismo penalizzante, dovuto all’adesione del sistema contributivo, all’ingresso di nuovi criteri e condizioni.
Infine, resta da considerare la presenza delle “finestre mobili” sulla base delle indicazioni previste dall’INPS nella circolare n. 53/2011, quali:
- periodo di slittamento di 12 mesi per le dipendenti;
- periodo di slittamento di 18 mesi per le autonome.
Come e quanto presentare la domanda per Opzione donna 2023
L’INPS nel messaggio n° 467 del 01-02-2023 ha comunicato la presenza del nuovo sistema di gestione delle domande di pensione che consentirà la presentazione della domanda per l’adesione alla pensione anticipata Opzione donna.
Le domande di prestazione possono essere presentate secondo i canali ufficiali dell’Ente, quali:
- “direttamente dal sito internet www.inps.it, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0) e seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Pensione anticipata “Opzione donna” – Domanda”;
- utilizzando i servizi telematici offerti dagli Istituti di Patronato riconosciuti dalla legge;
- chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori)”.