Bonus casa e superbonus, slitta la data di scadenza della comunicazione Enea relativa alla cessione crediti: ecco cosa sapere, chi riguarda e come si fa. Ci sarà più tempo per fare la comunicazione all’Agenzia delle entrate relativa alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura, le due opzioni di scelta a favore di chi abbia sostenuto spese per effettuare lavori edilizi nell’anno 2022 e per le rate residue delle spese degli anni 2021 e 2020. Il termine di adempimento, come di consueto fissato per il 16 marzo 2023, è stato spostato dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe al 31 marzo 2023, come successo anche negli scorsi anni. Lo slittamento della scadenza è collegato anche alle difficoltà che sta incontrando chi ha dei crediti derivanti dal superbonus nel venderli, data la situazione di blocco delle banche e degli intermediari finanziari nel comprarli.

Bonus superbonus comunicazione cessione crediti: ecco qual è la data

La comunicazione Enea riguarda tutte le spese sostenute in ambito di bonus casa e di superbonus 110%, sostenute nello scorso anno, e le rate residue e non fruite riferite alle spese imputabili agli anni 2020 e 2021. La verifica che deve farsi è sui bonifici parlanti effettuati nel triennio: chi ha portato una quota del bonus in detrazione, può cedere le annualità residue che ha ancora a disposizione. La nuova scadenza è fissata al 31 marzo 2023 e riguarda le comunicazione di esercizio delle opzioni di cessione dei crediti d’imposta e di sconto in fattura maturati a seguito di interventi edilizi sia sulle parti comuni degli immobili che sulle singole unità abitative. Lo spostamento della scadenza avviene in base al meccanismo che prevede che le comunicazioni debbano essere inviate all’Enea entro il 16 marzo dell’anno susseguente a quello nel quale le spese – che danno origine alla detrazione fiscale – siano state sostenute. Lo slittamento della scadenza, tuttavia, avviene praticamente tutti gli anni: si è già alla sesta deroga. Nel 2022 il termine per presentare le comunicazioni all’Enea slittò al 7 aprile 2021, poi al successivo 29 aprile e, per i soggetti Ires, la data finale di adempimento fu fissata al 15 ottobre 2022. Nel 2021 la scadenza fu spostata dapprima al 31 marzo, poi al 15 aprile.

Quale tipologia di credito d’imposta o sconto in fattura va comunicato

Interessati a presentare comunicazione all’Agenzia delle entrate della scelta di opzione dello sconto in fattura o della cessione dei crediti, sono gli operatori che hanno effettuato operazioni fino al 2022 riguardanti il superbonus 110%, il bonus ristrutturazioni ordinario con detrazione fiscale del 50%, il sisma bonus, l’ecobonus, il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche del 75% e il bonus facciate che, per il 2022, aveva visto scendere la percentuale di detrazione fiscale dal 90% al 60%. Rispetto alle comunicazioni all’Enea inviate un anno fa, la situazione di cessione dei crediti d’imposta si è fatta ancora più restrittiva. La scadenza del 29 aprile 2022 arrivava al termine di un periodo che aveva visto l’introduzione di varie disposizioni legislative, dal decreto “Antifrodi” di novembre 2021 alle riduzioni del numero delle cessioni di inizio 2022. Tutte le disposizioni avevano, di fatto, ridotto il numero dei trasferimenti dei crediti fiscali. Oggi, il numero delle cessioni si è ulteriormente ridotto, ragione per la quale viene meno anche la base della comunicazione della scelta di queste opzioni all’Enea. Il 31 marzo 2023 è anche la data di scadenza, spostata dal 16 marzo, degli amministratori di condominio, i quali sono chiamati anche a dichiarare se i contribuenti ai quali viene attribuita una determinata spesa si sono avvalsi o meno della possibilità di cessione dei crediti d’imposta. Da questo punto di vista, lo slittamento della scadenza anche per gli amministratori di condominio diventa necessaria affinché questi ultimi abbiano un quadro completo delle operazioni effettuate sulle agevolazioni legate ai condomini.