Sanremo addio alla Rai? Non è la prima volta che se ne parla e non è certo casuale che si torni a farlo in questi giorni ma ora quello che sembrava un rumor sembra più concreto. Lo garantisce una fonte attendibile come “Striscia la notizia” che insinua qualcosa di più di un dubbio. Secondo i ragazzi di Antonio Ricci la kermesse canora tanto amata dagli Italiani dal prossimo anno potrebbe salutare viale Mazzini. Cosa c’è di vero? Da dove arriva questa notizia? Su quali basi si fonda? Ecco cosa si sa in merito.+

Sanremo addio alla Rai, le parole di Striscia

La più importante gara canora d’Italia potrebbe traslocare. Lo sostiene Giuseppe Faraldi, assessore al Turismo del Comune ligure, dietro una precisa domanda di Pinuccio, inviato del tg satirico di Canale 5: 

“È arrivata al Comune di Sanremo un’offerta non della Rai per organizzare e gestire il Festival di Sanremo a partire dal prossimo anno.”

Sarebbe un cambiamento epocale. E’ vero che altre manifestazioni storiche come Miss Italia hanno cambiato dimora ma l’Ariston, nel nostro immaginario collettivo, ha il loghetto della Rai sulla pelle. O almeno così è stato fino ad ora. 

L’indiscrezione bomba

Mentre stava andando in onda la seconda serata di Sanremo, ha iniziato a serpeggiare la notizia clamorosa che che ha ripreso prontamente il quotidiano Libero. L’assessore non è avaro di parole sul tema:

“La valutazione per la gestione di un Festival come questo non può essere fatta a fronte di una proposta arrivata poche ore fa. È una valutazione da fare al momento opportuno, con gli uffici opportuni, di certo non in questo momento.”

Ridimensione la questione il sindaco Alberto Biancheri che in conferenza stampa si esprime così:

“Non si sono offerte economiche. Esistono dei soggetti che si sono detti interessati a partecipare ad un futura discussione qualora si aprisse questa possibilità. Noi, lo abbiamo sempre detto, valuteremo con serenità tutte le possibilità nella sedi opportune. Ora stiamo vivendo un momento straordinario, un momento pazzesco. Finiamo questo momento e poi valuteremo tutte le cose. Il Tar non ha detto al Comune che si può fare una gara. C’è stato un accesso agli atti di un’associazione, non parliamo di gare. Io sono un imprenditore e so che quando ci sono trattative così importanti, si tengono riservate.” 

Sanremo addio alla Rai: quanto c’è di vero

Sulla veridicità della notizia rincara la dose Striscia la Notizia così:

“Dopo 73 edizioni, quindi, il Festival della canzone italiana potrebbe non essere più trasmesso dalla Rai. Ricordiamo che la convenzione tra Rai e Comune di Sanremo è in scadenza e che una recente sentenza del Tar sollecitata da Afi (Associazione Fonografici Italiani) apre la strada verso il bando pubblico.” 

La redazione del tg satirico di Canale 5 ci ha tenuto anche a far sapere che la proposta è stata protocollata lo scorso mercoledì e che a farsi avanti non è un’emittente televisiva, bensì un operatore del mondo dello spettacolo.

Le cause

Perché un possibile addio di Sanremo alla Rai? Perché, secondo alcuni, la televisione di stato non saprebbe stare dietro ai cambiamenti culturali. Troppi paletti, troppe censure, troppe pressioni. Lo dimostrerebbe la polemica nata dietro all’oggetto del testo di “Made In Italy” in cui Rosa Chemical fa chiaramente un invito all’amore libero, in un Paese che, invece, si dimostra spesso conservatore e sessuofobo. Idee che l’artista piemontese esprime così in un’intervista sempre a Libero Quotidiano:

“Certa Italia nasconde la propria ipocrisia come la polvere sotto il tappeto, mentre la diversità andrebbe sdoganata. Nel 2023 il mondo del lavoro si sta evolvendo: non è possibile che le ragazze che vendono la propria immagine su OnlyFans siano bollate come putt***, con tutto il rispetto per le professioniste del sesso. La vera putt*** sono io, perché faccio tanto sesso, tutto quello che voglio, con chi voglio. Il poliamore? Qualcuno lo pratica, troppi etichettano.”

Striscia la Notizia sugli scudi

In queste ore l’esercito di Antonio Ricci sta salendo spesso agli onori della cronaca. L’altro ieri se ne parlava per l’exploit di Barbara D’Urso che il blog di settore TvZap aveva raccontato così:

“Nello scendere dal bancone la D’Urso si è fatta aiutare da Ezio Greggio e scendendo dal bancone le si è alzata la gonna. “Fammi scendere, senza fare vedere niente”, ha chiesto la d’Urso a Greggio. “Eh, con quella gonna lì”, il commento del conduttore a cui ha fatto eco Iacchetti. “Sì è visto tutto, più della Ferragni”, ha ironizzato.”

Se è una strategia per far parlare di sé… sta funzionando.