Al via l’applicazione utile per quantificare quanto cibo sperperiamo, calcolando anche l’impatto economico e ambientale dei nostri sprechi.

Sprecometro, arriva l’app che calcola lo spreco alimentare

In occasione della giornata internazionale contro lo spreco alimentare, che si è celebrata il 5 febbraio, è stata lanciata una webapp grazie alla quale ognuno di noi può essere finalmente in grado di calcolare quanto cibo spreca in totale. Nata dalla collaborazione dell’Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna e Last Minute Market, l’app si può scaricare gratuitamente e oltre a misurare i grammi degli alimenti che sperperiamo, ci fornisce dei suggerimenti molto utili per ridurre l’impatto individuale sull’ambiente. Il concept è semplicemente questo: in sole tre domande e cinque minuti di tempo, stima in grammi lo spreco alimentare di singoli e gruppi, valutando la perdita economica, l’impronta carbonica e l’impronta idrica che viene consumata all’interno delle nostre case.

Un’app di cui probabilmente avevamo proprio bisogno, visto che i dati nel nostro Paese sono sempre più allarmanti: ogni giorno si consumano all’incirca 180 milioni di pasti ed ogni persona si calcola che può arrivare a sprecare settimanalmente circa 674 grammi di cibo. Un dato che ovviamente ci fa scattare un campanello d’allarme, che però dobbiamo soppesare in relazione ai dati di altri Paesi, che sono ben peggiori. Gli Stati Uniti, ad esempio, arrivano ad uno spreco alimentare di 1336 grammi per ogni cittadino.

Come funziona l’app per evitare lo spreco

“Generare consapevolezza e conoscenze utili a indirizzare le scelte individuali in merito all’uso sostenibile delle risorse naturali, alla riduzione e prevenzione dello spreco alimentare e all’adozione di diete sane e sostenibili” è quello che leggiamo sul sito dell’applicazione. Andando proprio agli step che incontriamo dopo averla scaricata, occorre registrarsi e aprire un account rispondendo ad un rapido questionario iniziale – le tre domande di cui sopra – che ha l’obiettivo di tracciare un profilo dell’utilizzatore, categorizzandolo in quattro macro aree: Sprecone, Disattento, Attento, Parsimonioso. Carne rossa, carne bianca, frutta fresca, verdure, pane sono tra le categorie che definiscono le differenze nei profili, basati sulle abitudini di consumo e spesa alimentare. Quello che fa l’applicazione è attribuire dei punteggi per ogni volta che diminuiamo lo spreco individuale e in relazione ad ogni attività che andiamo a svolgere. Quindi sostanzialmente valuta i nostri progressi, annotati in quello che è chiamato il diario dello spreco. Infine, tutto questo può essere un modo per diffondere più consapevolezza sul tema ambientale, condividendo i propri risultati con gli altri attraverso il profilo Instagram o con gli altri utenti.