Ha fatto discutere, negli scorsi giorni, l’intervento di Fedez al Festival. Il rapper, in diretta dalla Costa Crociere ormeggiata al largo di Sanremo, si è esibito con un freestyle in cui ha attaccato, in particolare, tre personalità politiche: Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture, fotografato in divisa da nazista, Maddalena Morgante, deputata di Fratelli d’Italia, per le sue parole su Rosa Chemical, ed Eugenia Roccella, ministra della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, per la sua posizione sull’aborto. Dopo Salvini, che ha scelto un diplomatico “no comment”, e la Rai che, dopo aver ribadito che “la libertà è un diritto sacrosanto”, ha fatto sapere di voler dissociarsi dai riferimenti personali fatti dal cantante, a tornare sulla questione, nel corso di un’intervista a La Stampa, è stata proprio Roccella.

La ministra Roccella risponde a Fedez dopo il freestyle a Sanremo

Sulla ministra si erano accesi i riflettori lo scorso gennaio quando, durante le registrazioni di una puntata di Oggi è un altro giorno, programma che va in onda su Rai 1 con la conduzione di Serena Bortone, aveva espresso la sua opinione negativa sul diritto all’aborto, rispondendo “purtroppo sì” alla domanda: “L’aborto fa parte di una delle libertà delle donne?”. Parole di un certo peso, soprattutto se pronunciate dalla ministra alla Famiglia e le Pari Opportunità e all’indomani della notizia di un disegno di legge presentato dal centrodestra per modificare l’articolo 1 del Codice civile sulla capacità giuridica, con l’intento di allargarla anche al concepito.

Proprio su queste dichiarazioni ha fatto leva Fedez. “Purtroppo l’aborto è un diritto. Sì, ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro”, aveva cantato, aggiungendo: “A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti”. Dopo diversi interventi, pro e contro Fedez, è stata ora la stessa ministra a rispondere all’artista. “Noto che l’attacco al Governo dalla rete ammiraglia del servizio pubblico, nel pieno del più importante evento televisivo dell’anno, dovrebbe aver rassicurato tutti, da Benigni in giù, sul fatto che le libertà costituzionali non sono in pericolo”, ha detto nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa.

Poi, entrando nel merito, ha dichiarato: “Non ho visto l’esibizione di Fedez. Vorrei ricordargli però che anche la Rai, che gli ha offerto il palco è a spese dei contribuenti”. E ha precisato: “Comunque la citazione è inesatta e per capirne il senso basta ascoltare la frase intera. Il “purtroppo” era riferito alla sofferenza delle donne che decidono di abortire per evitare una maternità non voluta. Spero che nessuno ritenga che una donna compia questa scelta a cuor leggero”. La ministra ha poi elogiato Chiara Ferragni per la scelta di devolvere il suo compenso per la kermesse ai centri antiviolenza. “La scelta  della Ferragni l’ho trovata seria e apprezzabile. E la difendo anche dagli attacchi che le sono piovuti addosso per il suo monologo. Ferragni è partita da sé, dalla sua esperienza, e già questo mi è piaciuto. E ha sottolineato qualcosa che è ancora una realtà per tante di noi: il sentirsi spesso inadeguate, non all’altezza del proprio compito, sensazione che per i maschi è rara”, ha dichiarato.

Ha poi riservato delle parole per la premier, Giorgia Meloni, ricordando “che se l’Italia, dopo tanti anni di politica rigorosamente al maschile, ha finalmente una presidente del consiglio donna, si deve alla destra. Ed è una giovane donna che si è fatta da sola. Senza aiutini e senza sconti. Come si fa a credere che vogliamo riportare le donne a casa? Io vorrei però, proprio perché credo alla libertà femminile, che le donne siano anche libere di essere madri se vogliono. E che possano farlo senza rinunciare alle proprie vocazioni e ambizioni”. Mentre sul Festival ha commentato: “Il format è sempre lo stesso: un conduttore rigorosamente maschio e alcune donne che ruotano intorno a lui. Sottolineando così la funzione sostanzialmente decorativa che è loro affidata. Per evitare accuse di bieco maschilismo si permette loro di parlare, di fare un discorsetto su qualche tema serio, ma poi, come è stato fatto con Ferragni, si sottolinea che “ha scritto da sola il suo testo”! Qualcuno fa domande del genere ad Amadeus o a Morandi?“.