Alessandro Siani monologo Sanremo 2023. Il comico napoletano è protagonista sul palco dell’Ariston ad un orario improbabile e che sicuramente non valorizza l’ospite più importante di questo genere, non ce ne voglia Roberto Benigni con il mongolo sulla costituzione ma Alessandro Siani oggi è un artista che vince il biglietto d’oro, capace di riempire i cinema quanto i teatri. Farlo esibire all’Ariston ad un’orario del genere, cosa mai accaduta per un ospite di questo calibro in questi quattro anni è al limite della mancanza di rispetto.

Alessandro Siani monologo Sanremo 2023 sugli smartphone, l’attore pronto a tornare con “Tramite Amicizia”

L’attore ha regalato risate a coloro che erano ancora svegli compresi i giornalisti della sala stampa: “Gianni non è più la fisarmonica che suona per te, ma è la sveglia, a quest’ora i maestri vogliono suonare il citofono per dormire. Amore o amicizia? Dura di più il mutuo”, scherza duettando con Amadeus. L’attore continua: “Questo è il festival del selfie, anche fuori dal teatro qui c’è gente che fa fotografie con chiunque: dal portiere dalla reception fino al barman dei Cugini di campagna. Io ho visto uno che si faceva la foto con uno che si era fatto la foto con Mengoni. Un signore per mezz’ora mi ha chiesto come mi chiamavo e quando ho detto Alessandro Siani mi ha detto hai ragione bravo. Uno mi ha detto di parlare con la moglie e lei mi doveva riconoscere. Quando ho parlato con lei mi ha detto non so chi sei passami quello scemo di mio marito”

La mania degli smartphone ovunque

Qui inizia il vero monologo in cui Alessandro Siani sceglie di parlare a Sanremo 2023 della dipendenza dagli smartphone: “La prima cosa che facciamo quando arriva il cibo fai la fotografia. Una volta avevo la spigola sul piatto gli ho fatto dieci fotografie e quando me ne sono andato lei mi ha detto me ne fai un’altra che so venuto con gli occhi chiusi”, poi continua “A quest’ora va bene tutto. Con il telefono vediamo i film, quello sarebbe bello guardare al cinema. Anche a casa è complicato perché con il telecomando devi scegliere la piattaforma, poi devi scegliere le categorie, poi i film scelti per te, quelli che vuoi, quelli più visti, poi quando lei esce in pigiama dice non ho messo niente e si è messo il pigiama per andare a dormire. Io non posso vedere 200 puntate per vedere chi è l’assassino, dopo 200 puntate non me ricordo manco chi è il morto

Siani parla di cosa rischiamo con gli smartphone

“Mio padre non mi diceva niente, solo spegni la luce perche la bolletta la pagava lui. Una volta chiesi dove avea conosciuto il tirchio di papà e lei mi disse a una cena a lume di candela e risposi ci credo” poi racconta una sua massima “La felicità nasce dal movimento, non dall’inerzia. L’amore è una corsa ad ostacoli, la luce la vedi in fondo al tunnel. Sono arrivato nel tunnel, poi mi hanno spento la luce”. Arriva a questo punto il monito: “Hanno studiato il nostro corpo e l’uso dello smartphone ci sta cambiando fisicamente. Questa è l’immagine di come saremo nel 3000 mentre nel 4000 diventeremo il genio di Malgioglio. Lo salutiamo con affetto”.

“Ho letto un articolo dove una persona diceva di aver spento il telefono e in quel momento si è accesa la sua vita. È stato un caso anche che quando si era bloccato whatsapp siamo impazziti tutti. Un ragazzo in una piazza disse al poliziotto venitemi a prendere ho paura, quando il poliziotto gli chiese dove lo trovava rispose nella realtà”. L’attore ha poi dato appuntamento al cinema dal 14 febbraio con il suo film “Tramite Amicizia”